Sblocco delle assunzioni nei pronto soccorso del Lazio e buste paga più pesanti. Sono le ricette della Regione per affrontare il problema da una parte della gestione ordinaria degli afflussi negli ospedali e dall’altra quella che si verifica nei mesi estivi. Questo accade soprattutto sul litorale, nelle strutture al centro degli spostamenti turistici. La Cgil è tornata a chiedere la stabilizzazione del personale infermieristico precario perchè – scrive in una nota – “è necessario farlo al più presto perché senza i numeri adatti sono a rischio le nuove e le vecchie strutture”. Dalla Regione arriva un provvedimento che autorizza 300 assunzioni di medici solo sul litorale. Da aprile al mese scorso è iniziata l’immissione in organico di 800 camici bianchi diminuendo i contratti a tempo determinato di 500. 200 andranno nei pronto soccorso come quelli di Roma 3, Roma 4 e Latina. I professionisti opereranno quindi anche nelle strutture che risentono maggiormente del turismo come Ostia, Civitavecchia e Formia. E per contrastare la fuga dei medici dalle unità di emergenza è stato stipulato un accordo che prevede più soldi per prestazioni aggiuntive e per le ore di lavoro: dai 340 euro ai mille euro lordi.
