sabato, Maggio 18, 2024

E’ morto Francesco Alberoni, il sociologo che indagò il mondo delle passioni

Il sociologo, giornalista e scrittore, Francesco Alberoni, è morto all’età di 93 anni a Milano. Alberoni si è spento al Policlinico dove era ricoverato da alcuni giorni per una complicazione sopraggiunta durante una terapia alla quale era sottoposto per problemi renali. A lungo editorialista del “Corriere della Sera” e de “Il Giornale”, già rettore dell’università di Trento e della IULM, tra le sue opere più conosciute ci sono “Innamoramento e amore”, “L’amicizia” e “L’erotismo”.
La data dei funerali di Francesco Alberoni non è stata ancora stabilita. Noto in tutto il mondo per i suoi studi sui movimenti collettivi e processi amorosi, era nato a Piacenza il 31 dicembre del 1929. Docente di sociologia all’università di Milano dal 1964, si è occupato di comunicazioni di massa, di fenomeni migratori, di partecipazione politica in Italia, ma è stato “Innamoramento e amore”, il saggio uscito per la prima volta nel 1979, tradotto subito in 25 lingue, in cui analizzava e raccontava l’innamoramento come il processo in cui due individui si ribellano ai loro legami precedenti e danno origine, attraverso l’entusiasmo dello ‘stato nascente’, a una nuova comunità, a farne una star
internazionale.
Tra le sue altre opere più celebri, “Movimento e istituzione”; “L’élite senza potere: ricerca sociologica sul divismo”; “L’Italia in trasformazione”; ma anche “L’erotismo”; “L’arte del comando”; “Sesso e amore”; “Leader e masse”; “Lezioni d’amore”; “L’arte di amare: il grande amore erotico che dura”.
Membro del consiglio di amministrazione e consigliere anziano facente veci di presidente della Rai nel 2005, Alberoni è stato anche editorialista del “Corriere della Sera”, che dal 1982 al 2011, ogni lunedì, ha ospitato in prima pagina una sua rubrica intitolata “Pubblico e privato”. Nel 2015 è stato pubblicato il volume antologico “Il tradimento. Come l’America ha tradito l’Europa e altri saggi”, mentre è del 2016 il saggio “L’arte di avere coraggio”. Alberoni è stato anche rettore dell’Università di Trento dal 1968 al 1970 e della IULM dal 1997 al 2001.

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