
Sotto la lente degli inquirenti ci sono i sistemi di sicurezza delle terme di Cretone, a Palombara Sabina, dove è morto giovedì pomeriggio il piccolo Stephan. Il primo punto da chiarire è perché – come hanno riferito i testimoni – non ci fosse la grata a bloccare lo scarico della piscina che ha risucchiato il bimbo di 8 anni. Un altro elemento su cui i carabinieri di Monterotondo stanno eseguendo accertamenti sono le mansioni affidate ai bagnini all’interno della struttura. Diverse le persone sentite. L’impianto è stato posto sotto sequestro e dalle immagini delle videocamere si cercherà di ricostruire con esattezza la dinamica di quei minuti drammatici. Tra le 18.15 e le 18.30 del 17 agosto. Come sia stato possibile che il bimbo fosse in acqua quando è iniziata l’attività di svuotamento della vasca. Inutili i soccorsi e i tentativi disperati di salvare la vita di Stephan. La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia e potrebbero arrivare i primi indagati. E l’episodio ha riportato alla luce un precedente di due anni fa. Nello stesso posto un altro bambino di 8 anni fu salvato da un medico che lo rianimò a bordo piscina.