venerdì, Maggio 3, 2024

Cerveteri, Carmelo Travaglia: “E’ arrivato il momento che questa maggioranza metta una marcia in più”

di Giovanni Zucconi

Non troverete in giro molte interviste del Consigliere Carmelo Travaglia, l’attuale Presidente del Consiglio di Cerveteri. A dire il vero non ne ho trovata nessuna di recente. Ci ha confidato che a lui non piace proporsi ad una testata giornalistica, quando ha qualcosa da dire. Per questo lo abbiamo cercato per proporgli noi una nostra intervista, che ci ha gentilmente concesso.

Vi troverete risposte interessanti, e una visione dello sviluppo turistico di Cerveteri sicuramente controcorrente e da affinare, ma interessante e da approfondire.

Cominciamo con una domanda classica per un politico di lungo corso come lei. A Cerveteri i problemi sono oggettivamente sempre gli stessi. Ma, alla fine, gli eletti sono sempre più o meno gli stessi. Che ne pensa?

“Non sono d’accordo con questa sua affermazione. Se guardiamo l’attuale Consiglio Comunale, credo che circa il 50% siano nuovi eletti. Inoltre, sono stati eletti molti consiglieri giovani. Per esempio, nel PD, su sei eletti, tre sono nuovi.”

Quindi fa più notizia la rielezione di qualche vecchio consigliere, che l’elezione di tanti nuovi eletti?

“Sembrerebbe di sì. Anche nella scorsa legislatura c’era stato un ricambio di circa il 50%. Quindi il ricambio c’è sempre. Solo che magari quelli con la maggiore esperienza, e con un elettorato consolidato, vengono sempre rieletti. E quindi cambiano sempre gli altri. Ma questo dipende dalle scelte dei cittadini. Non possiamo sindacare più di tanto.”

Cambio completamente tema. Lei non pensa che, dodici anni fa, fu un errore politico non portarsi a bordo Pascucci? Che aveva anche espresso la volontà di partecipare alle primarie del PD. La storia del PD e di Cerveteri non sarebbe stata diversa?

“E’ una bella domanda, ma merita qualche riflessione. A quell’epoca il Partito Democratico era un partito nato da poco. E non aveva una grande struttura. Si erano unite due culture, quella sinistra democristiana e quella riformista del PCI. Si sono fuse, a mio parere anche un po’ a freddo, e bisogna dire che Pascucci, all’epoca, entrò in campo sbaragliando un po’ tutte le situazioni. C’è stato quindi un comprensibile momento di confusione.

Con il senno di poi, possiamo dire che forse al PD conveniva che Pascucci entrasse nel partito. Ma non c’erano allora le condizioni. È mancato il tempo per un percorso che sarebbe stato necessario. Ricordo che il PD fece il suo primo mandato con il Sindaco Gino Ciogli. E l’Amministrazione di Ciogli fu interrotta proprio da Alessio Pascucci. In quel momento il PD si sentiva sicuramente ferito. E prima di affrontare certi discorsi, bisogna rimarginare le ferite.”

Perché a Cerveteri ci sono solo Amministrazioni dedicate all’ordinario? E che solo per una piccola parte lavorano sui progetti e sui Sogni. Non può essere solo un problema di bilancio

“Cerveteri ha iniziato quella che, secondo me, si può definire una rivoluzione. Fino a qualche anno fa, quasi neanche ce ne accorgevamo che avevamo il mare. Che invece è, e deve essere, il nostro petrolio. Non l’abbiamo mai considerato veramente, eppure molte città ne hanno fatto la loro fortuna e quella dei loro cittadini. E con Alessio Pascucci abbiamo cominciato a pensare ad uno sviluppo del mare. Ma eravamo l’unico Comune del comprensorio che non avesse un lungomare. E abbiamo realizzato un lungomare. Criticabile quanto vuole, si poteva fare meglio, ma intanto abbiamo posto la prima pietra per un piano di sviluppo che porteremo avanti negli anni. È iniziato un progetto di sviluppo. Abbiamo modificato la linea demaniale, visto che il mare si era mangiata una fetta di spiaggia e abbiamo approvato il PUA, il piano di utilizzo degli arenili. Siamo tra i pochi Comuni del Lazio ad averlo fatto.”

Cerveteri, Carmelo Travaglia: “E’ arrivato il momento che questa maggioranza metta una marcia in più”

Quindi il vostro progetto principale di sviluppo è sul mare

“Dopo il primo lotto di lavori sul lungomare abbiamo subito presentato un secondo progetto per migliorarlo ed ampliarlo. Noi pensiamo che con queste opere possa iniziare un vero sviluppo. Abbiamo messo mano anche alla questione urbanistica di Campo di Mare. Per esempio, dopo sessanta anni, c’erano ancora case accatastate su un terreno agricolo. Ci siamo presi la responsabilità, forse anche turandoci un po’ il naso, di regolarizzare tutto. Così da ripartire da una situazione pulita, e sulla quale gli imprenditori potessero investire.”

Ma questo impegno sul mare non vi ha distolto l’attenzione dal resto del territorio?

“Probabilmente sì, Cerveteri ha un territorio molto vasto, che lo rende difficile da gestire. Ha circa duecento Km di strade. Da una parte all’altra misura 50 Km. Più della sua distanza da Roma. Ed è un territorio ancora tutto da sviluppare. Ce ne rendiamo conto. Per questo se qualcuno mi chiede se sono soddisfatto del lavoro fatto, gli dico di no. C’è ancora molto da fare. Cerveteri ha ancora grandi potenzialità. E lavoreremo per sviluppare queste potenzialità.”

Non stiamo trascurando anche il sito Unesco, la Necropoli?

“La Necropoli è un altro tassello importante per lo sviluppo della nostra città. Soprattutto perché rappresenta le nostre radici. Ma dobbiamo dircelo con grande franchezza. Sono convinto che la Necropoli non porterà mai a Cerveteri un grande sviluppo economico. Perché è interessata da un turismo di nicchia. Questo, ripeto, dobbiamo dircelo con franchezza. Io sono convinto che, se portiamo il turismo al mare, il 20 o 30% andrà anche alla Necropoli. Se noi portiamo le persone alla Necropoli, una uguale percentuale a mare non ci va. Alla Necropoli ci va chi è interessato. magari ci vanno gli stranieri. Che vengono, guardano e se ne vanno.”

Che rapporti ci sono con le autorità che tutelano l’area archeologica?

“Dobbiamo parlarci di più e progettare di più insieme uno sviluppo, anche economico, del territorio. La tutela è importante e fondamentale, ma dobbiamo anche potere utilizzare il nostro patrimonio archeologico come un volano per una crescita anche economica. Dobbiamo creare più eventi nell’area archeologica, a supporto dello sviluppo di Cerveteri.”

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