
Dalla manovra agli sbarchi in aumento nelle ultime settimane. Dai rapporti “solidi” alle “buone relazioni” con gli Stati Uniti. Nella sua prima intervista dal rientro dalle ferie rilasciata al Sole 24 ore, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parla di politica interna e internazionale. “Con la prossima manovra il governo non procederà a tagli, ma a una gestione migliore delle risorse”, spiega la premier. “In Cdm non ho parlato di risparmi ma di miglior utilizzo delle risorse. E comunque è presto per anticipare le misure” dice parlando della manovra. “Ne stiamo ancora discutendo col ministro dell’Economia e con i ministri. Tra gli obiettivi comunque c’è sicuramente quello del taglio del cuneo fiscale”, ribadisce dopo averne parlato nella prima riunione del Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, dove ha invitato a scegliere le priorità. Meloni ha anche parlato della tassazione degli extraprofitti delle banche. “Il profitto è chiaramente il motore di un’economia di mercato. Ma questo vale quando il profitto deriva dall’intraprendenza imprenditoriale. Cosa diversa è quando registriamo profitti frutto di rendite di posizione. Gli extraprofitti delle banche sono il frutto della decisione della Bce di alzare il tasso di interesse. Gli istituti di credito – osserva Meloni – hanno adeguato con grande tempestività gli interessi attivi, quelli relativi, per esempio a un mutuo. Gli interessi passivi, invece, li hanno lasciati invariati. Tassare quel margine è una cosa di buon senso. Non c’entra con certi commenti che ho letto, ‘volete tassare la ricchezza guadagnata’. Io – precisa infine la premier – non tasserò mai il legittimo profitto imprenditoriale e agirò sempre per aiutare a creare ricchezza. Però non intendo difendere le rendite di posizione”. “Non mettiamo in difficoltà alcuna banca, è solo – aggiunge – un provvedimento che interviene, con garbo, in un momento di difficoltà per tante persone”.
I rapporti con la Cina oltre la Via della Seta
Sui rapporti con la Cina la premier sottolinea: “Non prevedo che si complicheranno. Della Via della Seta dovremo discutere in Parlamento e poi ne parleremo con serenità e amicizia con il governo cinese. Sono convinta che le relazioni resteranno solide”. “Tra Roma e Pechino le relazioni sono antiche e ci sono grandi e reciproche convenienza, non solo in ambito commerciale. Penso, ad esempio, che la Cina possa essere un ottimo partner per il lusso italiano. Al di là dell’accordo sulla Via della Seta, su cui le scelte andranno meditate e discusse in Parlamento, non c’è una relazione diretta tra quella firma e le relazioni commerciali”, spiega osservando che “il paradosso è che siamo l’unico Paese del G7 ad aver aderito alla Via della Seta ma non siamo affatto il Paese del G7 o il Paese europeo col maggior interscambio con la Cina. Il che dimostra – conclude – come non ci sia un nesso tra le due cose. Ne parleremo con serenità e amicizia col governo cinese e sono convinta che i nostri rapporti continueranno a essere solidi”.
“Buone relazioni con gli Stati Uniti: perché questo deve stupire?”
Sui rapporti con gli Stati Uniti, la premier dice: “C’è chi si stupisce che siano buoni. Lo pensa chi considera la politica estera uno strumento per rafforzare il proprio partito. Io non la penso così”. “La politica estera – continua – si fa per rafforzare la propria nazione. E si dialoga con tutti, in primis con gli Stati Uniti che sono tra i nostri principali alleati, storicamente e indipendentemente dal mutare dei governi. Poi, certo, le relazioni sono facilitate se si racconta un’Italia affidabile, capace anche di dire ‘no’ se necessario, ma leale, un atteggiamento nel quale non c’è trucco e non c’è inganno. Loro sanno che con me non c’è trucco e non c’è inganno”.
Non si esprime sulla campagna elettorale americana: “E’ troppo presto per parlarne”, mentre del rapporto con il presidente Biden, Meloni dice: “Il presidente ama l’Italia, la conosce, sua moglie è di origine italiana. E non dimentichiamo quanto è numerosa la comunità italoamericana”.
Convergenze sul Patto di Stabilità
Tra Italia, Francia e Spagna “ci sono molte convergenze” sul tema di una possibile riforma del Patto di Stabilità. Per la premier, però “si deve parlare con tutti”. “Se l’Europa non fosse miope dovrebbe capire che non puoi chiedere ai vari Paesi di puntare sugli investimenti e poi non riconoscerne il valore”.
“Dov’è la coerenza?
Come si fa a non considerare nel Patto di Stabilità gli investimenti nella transizione ecologica, nella difesa, nei progetti che ci siamo dati? È una domanda che pongo in generale”. Ed è un tema sul quale “cercheremo di costruire la più ampia convergenza possibile. Anche – sottolinea la premier – oltre la Francia, l’Italia, la Spagna. Bisogna parlare con tutti. Con i Paesi dell’est Europa e anche con la Germania, certo. L’idea – conclude – che si debba parlare con gli amici non è mia. Io parlo con tutti”.
Immigrazione: “Parlare con il Nord Africa e coinvolgere l’Ue”
Quello sul tema immigrazione “è un lavoro enorme, lungo. Che alla fine ci darà ragione. Ma intanto stiamo subendo una pressione fortissima e capisco che gli italiani chiedano risposte immediate. Per questo ho deciso di dare piena applicazione al decreto Cutro, in tema di rimpatri. Porteremo nuove norme ma credo che serva un coordinamento maggiore nel governo, sia sul piano nazionale che internazionale. Lunedì ho convocato permanentemente il Comitato per la sicurezza pubblica”, dice ancora Giorgia Meloni. Poi ribadisce che “l’unico modo per agire strutturalmente sul problema è discuterne con i Paesi del Nord Africa e coinvolgere l’Europa nel suo complesso”. E comunque rivendica: “Il cambio di passo c’è perché oggi la Ue discute prima di come contrastare l’immigrazione illegale sulle rotte mediterranee e poi di come distribuire i migranti. Negli anni passati si discuteva solo di quest’ultima parte”.
Il nodo politico e i rapporti con Tajani e Salvini
“Il tema della privatizzazione dei porti non è all’ordine del giorno e non credo sia un tema da campagna elettorale”. Giorgia Meloni commenta così la proposta del vicepremier di Forza Italia Antonio Tajani.
“Naturale che in vista delle Europee si valorizzino le differenze. Ma sono ottimista. Nel centrodestra siamo sempre stati capaci di fare sintesi su tutto. Capiamo la responsabilità di un governo che può durare a lungo. Nessuno metterà a repentaglio tutto questo per un punto percentuale alle Europee. Sono convinta che lavorando bene tutti i partiti della maggioranza potranno crescere e io farò quello che posso perché si vada in questa direzione” conclude la premier che, in un altro passaggio dell’intervista sottolinea: “Lavoro benissimo con Antonio Tajani, è molto capace e molto serio. Così come lavoro bene con Matteo Salvini. Gli alleati troveranno in me una persona sempre disposta ad ascoltare le loro richieste. Il centro destra è bello perché è composito”.






