martedì, Maggio 21, 2024

Tor Bella Monaca, ferita volontaria mentre puliva una via dello spaccio: 25 giorni di prognosi

E’stata ferita da una bottiglia di vetro perché, insieme ad altre persone, stava pulendo una strada di Tor Bella Monaca. E’ quanto è accaduto nella giornata di sabato 9 settembre a Maricetta Tirrito, una volontaria da sempre impegnata nel sociale, arrivata da Ostia per aderire all’iniziativa lanciata in via Scozza a Tor Bella Monaca. La giornata di pulizie era stata concertata con Ama, il Municipio VI, altre donne del quartiere e l’associazione Tor Più Bella. “Quell’uomo, uno dei tanti spacciatori di zona, ha prima offeso le donne impegnate a ripulire quella che è una delle vie di Tor Bella Monaca abbandonate al degrado, poi le minacce perché evidentemente ‘occupavamo’ la sua piazza di spaccio, infine quella bottiglia lanciata contro un sasso in direzione della volontaria – ha raccontato all’Adnkronos il presidente del VI Municipio Nicola Franco, presente sul posto insieme all’associazione – Voglio esprimere tutta la mia solidarietà a Maricetta Tirrito che, assieme ad altre mamme, aveva deciso di rispondere all’appello di don Coluccia, il prete antimafia, e di pulire via Scozza, a Tor Bella Monaca”. “Stavamo spazzando per terra insieme agli operatori dell’Ama e ci siamo soffermati davanti all’ingresso di una palazzina dove c’era tanta immondizia. Passavano suv, si facevano segnali con due signori lì davanti che poi abbiamo capito essere vedette e andavano via perché c’eravamo noi, con i carabinieri e la polizia” ha raccontato Maricetta Tirritto, presidente dell’associazione “Laboratorio una donna”, all’AdnKronos. La volontaria è stata poi colpita dal lancio di una bottiglia, scagliata “talmente forte” ha raccontato “che è andata a schiantarsi per terra, sull’altro lato della carreggiata, dopo avermi colpito sul polso e sul gomito”. Per la ferita riportata, ha spiegato Don Antonio Coluccia, “Maricetta ne avrà per 25 giorni. La strada dove avevano organizzato questa encomiabile iniziativa, alla quale ho partecipato anche io insieme alle Istituzioni, all’Ama e alle forze dell’ordine, è una piazza di spaccio gestita da manovalanza nordafricana, minorenni per lo più pagati poco e coinvolti in attività di vedetta e vendita” ha aggiunto il parroco antimafia recentemente scampato al tentativo di un investimento, proprio a Tor Bella Monaca. “L’aggressione a Maricetta da parte di una delle vedette assoldate dagli spacciatori – ha aggiunto Don Coluccia – è il segno della violenza di questi luoghi – continua – Gli spacciatori non vogliono che territori come questo, come pure San Basilio o il Quarticciolo, respirino bellezza e voglia di pulizia”. L’episiodio di violenza non è passato inosservato in Campidoglio. “Le donne di Tor Bella Monaca, che hanno risposto all’appello di Don Coluccia, vogliono uscire dal degrado a cui la malavita le ha relegate. L’episodio di oggi è l’emblema della loro lotta, silenziosa e fuori da ogni logica mediatica. Voglio dire grazie a queste donne e alle associazioni che si impegnano ogni giorno in un territorio così difficile” ha commentato l’assessora alla sicurezza Monica Lucarelli. L’amministrazione cittadina, insieme a quella municipale, recentemente aveva espresso la propria vicinanza al parroco antimafia, proclamando la necessità di restare unite nella lotta alla criminalità. “Noi istituzioni – ha ribadito Lucarelli dopo l’aggressione alla volontaria – abbiamo il dovere di stare al loro fianco, di non lasciarle sole, di creare opportunità laddove c’è solo criminalità. Bene le operazioni per ripulire la zona ma non basta. I progetti di rigenerazione urbana di quel quartiere vanno in questa direzione con hub per uno sviluppo economico del territorio che parta dai giovani e, oggi sono più sicura che mai, dalle donne di Tor Bella Monaca”.

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