di Giuseppe Iacoviello
Che fumare faccia invecchiare più rapidamente è sempre stato un sospetto diffuso, supportato da studi sull’invecchiamento della pelle e sulla salute generale. Ora, però, una nuova ricerca ha dimostrato che gli effetti del fumo sono scritti nel nostro DNA.
Lo studio, condotto dall’Università di Hangzhou e presentato al Congresso Internazionale 2023 della Società Europea per la Medicina Respiratoria a Milano, ha evidenziato come il fumo acceleri l’accorciamento dei telomeri, le estremità dei cromosomi che proteggono il materiale genetico e regolano la capacità delle cellule di rigenerarsi. Più i telomeri si accorciano, più velocemente le cellule invecchiano e muoiono, con conseguenze dirette sulla nostra salute.
I ricercatori paragonano i telomeri alle guaine di plastica alle estremità dei lacci delle scarpe: quando queste si consumano, i lacci si sfilacciano e diventano inutilizzabili. Lo stesso accade alle cellule del nostro corpo. Il progressivo accorciamento dei telomeri è legato a molte malattie, tra cui problemi cardiovascolari, diabete e perdita di tessuto muscolare.
La buona notizia è che smettere di fumare può rallentare il processo di invecchiamento e ridurre il rischio di sviluppare patologie legate alla degenerazione cellulare. Questo studio rappresenta un’ulteriore conferma scientifica di quanto sia importante abbandonare il fumo per preservare la salute e prolungare la giovinezza del nostro organismo.






