sabato, Maggio 18, 2024

E’ morto Fernando Botero, il pittore colombiano delle donne “curvy”

È morto il pittore e scultore colombiano Fernando Botero, celebre per le voluminose figure umane rappresentate nelle sue opere.  L’artista, nato a Medellin, aveva 91 anni. La notizia è stata confermata dal quotidiano “El Tiempo”, che definisce Botero come “l’artista colombiano più grande di tutti i tempi”. Il pittore “della nostra violenza e della nostra pace” – Botero è morto nella sua abitazione nel principato di Monaco. Da diversi giorni era ricoverato per problemi di salute ma era stato lui stesso a chiedere di potersi curare a casa. Il presidente colombiano Gustavo Petro si è detto rattristato per la morte di Botero, che ha ricordato come il pittore “della nostra violenza e della nostra pace”. La sua vastissima produzione è composta da quadri, disegni e sculture. Le sue opere sono state acclamate in tutto il mondo e pagate milioni di dollari dai collezionisti. Nel 2022, ad esempio, la scultura “Man on Horse” è stata venduta all’asta di Christie’s a New York per 4,3 milioni di dollari, un prezzo record per un’opera dell’artista. Per Fernando Botero, che considerava la famiglia e il lavoro come gli aspetti più importanti della sua vita, uno dei momenti più difficili fu rappresentato dalla morte del figlio Pedrito: era il 1974 e il bambino che aveva solo 4 anni rimase vittima di un incidente stradale. La moglie, la pittrice greca Sophia Vari, era morta cinque mesi fa. Negli anni ’90 Botero aveva iniziato a frequentare l’Italia con continuità, dove ha studiato molto per conoscere a fondo la storia e la cultura del Rinascimento. Nel 1983 ha aperto uno studio a Pietrasanta (Lucca), cittadina nella quale amava trascorrere diversi mesi all’anno. Proprio per questo è arrivato immediato un messaggio del presidente della Toscana Eugenio Giani: “Le sue opere sono state un ponte tra culture e un riflesso della bellezza universale. La sua presenza qui ha arricchito la nostra terra e il suo spirito creativo continuerà a ispirarci. Di Pietrasanta che lo aveva adottato disse: ‘Mi sono innamorato di questo angolo di Toscana e di questa gente la prima volta che sono approdato qui’. Le nostre condoglianze vanno alla sua famiglia e a tutti coloro che amavano la sua arte, vivrà per sempre tra noi con le sue opere eterne”, ha scritto Giani, definendo Botero “un grande amico della Toscana”.

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