domenica, Maggio 5, 2024

Migranti, Musumeci: “Lampedusa non può più essere un lager per questi esseri umani”

il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci parla della difficile situazione a Lampedusa e dei problemi che lʼItalia sta affrontando nella gestione dei flussi migratori. “Il governo ha sempre detto che il nostro obiettivo è bloccare le partenze irregolari dai paesi di origine. Il problema è che su questi problemi non basta la buona volontà ma serve l’intervento dell’Ue. L’Italia si trova in una solitudine affollata da gente ipocrita ed esponenti di primo piano di paesi membri che fingono di commuoversi ad ogni tragedia del Mediterraneo mandando telegrammi ma poi non hanno alcuna sensibilità davanti a questo problema. E si illudono che questo fenomeno possa interessare solo l’Italia o i paesi bagnati dal mediterraneo. Questo fenomeno è invece epocale e non risparmierà nemmeno i paesi del nord Europa e questo esodo non potrà essere bloccato. Ogni paese europeo ha bisogno di un certo numero di forze lavoro, compresa l’Italia. Questi giovani africani che lasciano il loro paese se abilitati e formati riuscirebbero a soddisfare la domanda che arriva ad esempio a Confindustria che parla di 300mila unità irreperibili in Italia. Facciamoli arrivare regolarmente, sottraiamo queste persone alla mafia degli scafisti. Obblighiamo gli immigrati a rispettare le nostre norme e le nostre leggi. Chi sbaglia va rimpatriato senza nessuna clemenza. Non possiamo restare da soli davanti a questo esodo che ormai ha messo a dura prova anche le strutture dello stato. Ho firmato lo stato di emergenza proprio per accelerare le procedure. Lampedusa non può diventare un inferno anche sulle spalle di quella piccola e generosa comunità che molto si è prodigata per aiutare”. Sul dialogo con l’Europa e sulle trattative portate avanti dalla premier il ministro afferma: “Credo che il presidente Meloni abbia dimostrato grande autorevolezza nel dialogo con i vertici dei paesi non solo quelli europei. Di fronte a questo fenomeno serve la convergenza di tutti, poi ogni stato si farà carico delle proprie necessità. Va impedito nei paesi di partenza che queste persone possano partire per raggiungere le nostre coste. Noi non possiamo più farci carico di questo fenomeno. Lo dico al di là della buona volontà del governo che pensa di aprire altri centri e di imporre regole più severe per tutelare i minori non accompagnati”.  “I migranti vanno distribuiti in maniera equa su territorio nazionale e anche internazionale. Stiamo cercando di capire come trovare una soluzione che non metta in discussione le norme contemplate dal trattato di Dublino. Lampedusa non può più essere un campo di concentramento per questi esseri umani. Il fenomeno è destinato a crescere, soprattutto se consideriamo la situazione demografica dell’Africa in confronto al fenomeno della denatalità in Italia. Mi preoccupa l’indifferenza dell’Ue”.

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