venerdì, Maggio 17, 2024

Roma, il manager Rai ricattato da una escort: “Mi sento a pezzi, ma occorre non avere paura e denunciare”

La storia del manager Rai che a Roma è stato taglieggiato da una escort moldava continua a far discutere. Dopo l’arresto di Adina Manolache, 30 anni, l’alto funzionario ha deciso di rompere il silenzio puntualizzando: “Certo che mi sono reso conto che era una truffa, ma temevo che la storia sarebbe finita sui giornali, come è stato” spiega. E invita tutti coloro che sono vittime di ricatti a trovare il coraggio di denunciare. Il manager Rai e Adina Manolache si sono conosciuti online, sul sito “BakekaIncontri”. In poco tempo lui sarebbe stato plagiato e costretto a consegnare alla donna sempre più soldi. Che decide di consegnare cedendo ai ricatti perché temeva per la sua reputazione: “Lavoro in Rai da una vita, lei sapeva bene che ero un personaggio pubblico, un top manager fa sempre notizia in questi casi e così, sulle prime, non ho voluto correre quel rischio assecondando le sue richieste” dice al Messaggero.

Non sono l’unico

Il manager, poi, dice che ci sono altre vittime delle truffe di Adina e di donne come lei. Diversi uomini sono caduti nella sua rete perché “Lei sapeva costruire molto bene le storie da raccontare. Ha architettato tutto alla perfezione, sapendo carpire la fiducia del suo interlocutore”. Una donna amabile, tenera e con gravi problemi e difficoltà: così il manager descrive Adina. Che cercava la compassione della preda raccontando una serie di bugie: “Mio figlio sta male“, “Mi hanno notificato lo sfratto e non abbiamo più il denaro per pagare l’affitto”, “C’è gente che mi vuole fare del male, dei criminali”. Da qui le richieste di denaro: prima 15mila euro, poi sempre di più, fino ad arrivare a centomila euro. La donna ora si trova ai domiciliari con l’accusa di estorsione.

Truffe? Non solo online

Il funzionario, poi, spiega che cadere nella rete delle truffe è semplice e il pericolo non corre solo sul web. “Può capitare anche di incontrare persone simili nei locali di Roma o in qualsiasi altro ambito. Chiunque può finire nel mirino di chi fa truffe per ‘professione'” dice. Ciò che conta, però, è il passo successivo: trovare il coraggio di denunciare. 

Occorre non avere paura e denunciare

Quando il funzionario Rai ha deciso di denunciare non era solo stanco di ricatti e minacce. “Sono a un punto della mia vita che non mi è importato. Sono single, non ho una famiglia, questo ha rappresentato un vantaggio adesso che la storia è uscita” spiega, pur nella consapevolezza che proprio una famiglia avrebbe potuto aiutarlo in momento così complicato. Perché uscire allo scoperto non è mai semplice. “Mi sento a pezzi. Sono giorni che non sto andando a lavoro” ammette. Ma non torna indietro e invita le vittime di truffe a seguire il suo esempio: “Occorre non avere paura e denunciare“. 

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