sabato, Maggio 18, 2024

La premier Meloni: “Non permetterò che l’Italia diventi campo profughi dell’Ue”

Sulla questione migranti, il premier Giorgia Meloni ha spiegato che non permetterà che “l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”. Lo ha detto a margine della cerimonia con cui ha deposto una corona di fiori al monumento di Cristoforo Colombo a New York. Per il premier, che interverrà mercoledì all’Onu, ora “bisogna dichiarare guerra ai trafficanti di uomini”. “La situazione relativa all’emigrazione è ovviamente difficile: quanto è accaduto a Lampedusa nelle ultime ore è un problema libico, che finora è stato tenuto sotto controllo” ma ora si è complicato a causa delle inondazioni che hanno colpito il Paese, ha detto la presidente del Consiglio parlando con i giornalisti a New York.
“Noi continueremo a portare le norme che riteniamo necessarie, e a chiedere alle organizzazioni sovranazionali di fare la loro parte: ci vorrà il tempo che ci vuole, ma credo che alla fine avremo la meglio”. Il premier ha spiegato che il problema dei migranti non si risolve con i ricollocamenti, ma fermando le partenze illegali. Rispondendo poi a una domanda sulle recenti critiche del premier polacco, Mateusz Morawiecki, Meloni ha affermato di aver “letto una agenzia in cui il primo ministro faceva riferimento al Patto di migrazione e asilo: se il tema è quello sono d’accordo”.
“Finché in Europa pretendiamo di discutere sulla distribuzione delle persone non ne verremo a capo: l’unico modo serio per risolvere la questione è lavorare insieme sulla difesa dei confini esterni”, ha spiegato. “Ora – ha aggiunto – facciamo una nuova proposta: le altre nazioni sui ricollocamenti hanno difficoltà ma non è quello che io sto chiedendo: io sto chiedendo di fermare le partenze illegali”. Il presidente del Consiglio ha quindi incontrato l’omologo turco Recep Tayyp Erdogan sempre a margine dell’Assemblea generale. L’incontro si è svolto presso la Turkish House, sede delle rappresentanze diplomatiche turche presenti a New York.
“Con Erdogan ho parlato anche di migranti, del ruolo che i Paesi mediterranei giocano. Nel caso della Turchia è un ruolo doppiamente importante perché riguarda sia la tratta mediterranea che la rotta balcanica. La Turchia ha dato dei segnali di attenzione, ad esempio con i visti ma credo che si possa fare di più, credo anche sul fronte mediterraneo e in particolare sulla Libia”. “Per me è importante che vada avanti il memorandum con la Tunisia, al di là dei soliti tentativi della sinistra europea di minare un lavoro molto delicato, lungo e faticoso e di non avere spesso il coraggio di farlo a viso aperto, continua a essere la soluzione più sensata”, ha spiegato Giorgia Meloni. “Dopodiché la Commissione ha detto che secondo loro il memorandum è un modello da utilizzare anche con altre nazioni io sono d’accordo. Bisogna mandare avanti il memorandum, implementarlo e fare arrivare le risorse. Penso che lo schema vada utilizzato per tutti i Paesi del Nord Africa”.

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