
Il Consiglio di Stato ha archiviato l’attuale stagione dei chioschi a Capocotta. Il regime di proroga dei risultati dell’ultimo bando, risalente a una ventina di anni fa, era ormai nel mirino della magistratura amministrativa. Dopo aver permesso che la stagione estiva con la cura delle dune e dell’arenile fosse terminata i giudici per ragioni procedurali hanno bocciato i ricorsi degli attuali cinque gestori. I concessionari dovranno rimuovere nell’arco di un mese e mezzo tutte le strutture per consentire la piena disponibilità del Comune di Roma, perdendo così per il futuro attività ed incassi. Una disponibilità fisica e legale, entrambe con qualche importante punto di domanda. Il nuovo bando, europeo o italiano che sia, dovrebbe essere preparato dal Dipartimento Ambiente del Comune, competente sulle dune, ma le spiagge appartengono al Demanio, quindi bisogna scegliere la strada formale più corretta nel rispetto dei due confini e dei due ambiti. Oggi tre chioschi hanno piena funzionalità; il quarto è gravato da provvedimenti di sequestro per violazioni edilizie, l’ultimo è stato distrutto nel 2008 e il sostituto non rientra nelle tipologie ammissibili in un bando. Infine, come ricorda Francesco Dell’Orso, legale dei chioschi di Capocotta, si rischia che la fine della stagione del mare implichi anche un rilassamento dei tempi dell’amministrazione e dell’aggiudicazione delle concessioni.