
“Sembra che alla Russia venga lasciata sempre meno scelta se non un conflitto diretto sul terreno con la Nato, che si è trasformata in un blocco apertamente fascista come l’Asse di Hitler, anche se di dimensioni maggiori”. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev. “Siamo pronti, anche se il risultato sarà raggiunto a un costo molto maggiore per l’umanità rispetto al 1945” ha aggiunto, facendo riferimento alla consegna di carri armati Abrams dagli arsenali dell’Alleanza e alla promessa di fornire alle autorità di Kiev missili a lungo raggio. L’agenzia statale russa Ria Novosti ha diffuso un video di una riunione di alti ufficiali svoltasi oggi in cui compare anche l’ammiraglio Viktor Sokolov, il comandante della flotta del Mar Nero che gli ucraini avevano detto di avere ucciso in un attacco missilistico venerdì a Sebastopoli. Sokolov viene mostrato mentre, in collegamento video, ascolta un discorso del ministro della Difesa Serghei Shoigu. Un drone ucraino che sarebbe “segreto” ha distrutto in una sola sera attrezzature russe per un valore totale di oltre 7 milioni di dollari. Lo riporta su Telegram il ministro della Trasformazione digitale di Kiev, Mikhail Fedorov, senza specificare la data dell’attacco. “Il drone segreto ucraino funziona – ha spiegato Fedorov -. La compagnia d’assalto Uav Hills della 92esima Brigata meccanizzata separata ha colpito carri armati T-80 e T-72 e obici D-30”. Secondo lui questo è “il risultato di un drone ucraino” di cui gli occupanti hanno molta paura. Vi parleremo del drone stesso dopo la vittoria. Che rimanga una ‘piacevole’ sorpresa