
Sui migranti Italia e Germania “sono convinte che serva un’azione europea”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo alla collega tedesca Annalena Baerbock durante il bilaterale organizzato a Berlino. Nel negoziato sul Patto per la migrazione, la parte tedesca ha sottolineato come “quasi il 95% delle persone salvate che arrivano in Italia vengano salvate dalle navi delle autorità italiane”. Tajani è tornato sul ruolo delle Ong, dopo la lettera del premier Meloni al cancelliere Scholz. “Nessuno fa la guerra alle Ong, però non possono essere una sorta di calamita per attrarre migranti irregolari che, guarda caso, vengono portati sempre e soltanto in Italia perché è il porto più vicino. Le navi delle Ong possono fare soccorso in mare, ma non si può trasformare l’Italia nel luogo dove tutte le Ong portano i migranti, anche perché non vogliono venire” ma vogliono raggiungere “altri Paesi europei”. Per questo, ha sottolineato, serve una soluzione europea. Il vicepremier ha quindi precisato che “l’Italia non ha detto ‘no’ alla proposta presentata questa mattina dalla Germania sul Patto d’asilo”: il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha preso del tempo per esaminarla a livello giuridic”. “Prendere del tempo non vuol dire che si pensa che non si debbano salvare le persone in mare. Noi salviamo persone ogni giorno. Noi siamo contro le organizzazioni che gestiscono i traffici di esseri umani, che come ho detto sono le stesse che trafficano in armi e droga”, ha affermato Tajani.