Al Di Meola ha avuto un infarto durante un’esibizione a Bucarest. Attualmente è in condizioni stabili e in cura, secondo quello che ha riferito giovedì un portavoce dell’ospedale rumeno dove è stato ricoverato. Dragos Cristescu, un fotografo presente al concerto, ha detto all’Associated Press di aver visto chitarrista 69enne stringersi il petto durante lo spettacolo e che ha faticato a scendere dal palco. Gli altri due componenti del trio di Di Meola hanno continuato a suonare per diversi minuti finché non hanno annunciato che lo spettacolo sarebbe stato interrotto. In un post su Facebook, Di Meola ha condiviso un aggiornamento sulla sua salute spiegando che rinvierà le esibizioni dal vivo al prossimo anno. “Volevo prendermi un momento per esprimere la mia più profonda gratitudine per l’incredibile effusione di amore e sostegno che ho ricevuto nelle ultime ore”, ha scritto. “Sfortunatamente, sto affrontando una situazione medica che richiede un po’ di tempo libero dalle esibizioni e dai tour. Voglio assicurarti che sto ricevendo le migliori cure possibili e che sono pienamente impegnato a recuperare completamente.” Ha aggiunto: “Ho intenzione di tornare nel 2024 e non vedo l’ora di suonare ancora una volta. Il vostro sostegno significa moltissimo per me ed è una forza trainante nel mio viaggio verso la guarigione”. In una dichiarazione, l’ospedale di Bucarest Bagdasar-Arseni ha detto che Di Meola è stato ricoverato in un reparto di cardiologia dove è in cura per un infarto miocardico del tratto ST (STEMI). Uno STEMI è causato da un blocco completo di un’arteria coronaria e “tende ad essere più grave e pericoloso rispetto ad altri tipi di infarto”, secondo l’American Heart Association. Secondo il Dipartimento della Salute del Minnesota, uno STEMI è considerato il tipo più grave di attacco cardiaco che colpisce circa 250.000 americani ogni anno. La lunga carriera di Di Meola include il suo lavoro come membro del gruppo jazz fusion degli anni 70 Return to Forever che comprendeva anche Chick Corea, Lenny White e Stanley Clarke, oltre a collaborazioni con i colleghi chitarristi John McLaughlin e Paco de Lucia. Il chitarrista ha anche esplorato la world music tra suoni brasiliani, africani, flamenco, tango e sonorità mediorientali. Ha venduto complessivamente 6 milioni di dischi in tutto il mondo e ha vinto un Grammy nel 1976.
