Era morta da 10 giorni. I carabinieri hanno trovato il suo corpo all’interno di un sacco sigillato nascosto all’interno di un armadio nella stanza da letto.
Ad ucciderla sarebbe stato il figlio 59enne. Dopo averne occultato il cadavere l’ha tenuto in casa con sé. Fino a quando, sopraffatto dal cattivo odore e forse anche dalla consapevolezza di quello che aveva fatto, la notte scorsa ha chiamato il 112. L’uomo ha reso subito una confessione completa dell’accaduto. Lui e la madre vivevano insieme all’interno dello stesso appartamento in via Pietro Gasparri, quartiere Primavalle di Roma, periferia Nord Ovest della Capitale. Il delitto sarebbe avvenuto di mattina. L’anziana si è svegliata e si è diretta in cucina, qui il figlio l’avrebbe seguita e aggredita alle spalle con 3 coltellate al collo. Agli inquirenti ha raccontato che viveva con la pensione dell’anziana e che aveva contratto un debito di poche migliaia di euro con il condominio. “Non volevo che mia madre lo sapesse”, questo il movente che avrebbe fornito a chi lo interrogava. Ora è in stato di fermo nel carcere di Regina Coeli in attesa dell’interrogatorio di garanzia per la convalida della misura cautelare. Non risulta essere stato in cura per problemi psichici. I rapporti di convivenza con la madre erano buoni, hanno raccontato i vicini, che non ricordano di averli sentiti litigare e che avevano attribuito il cattivo odore dovuto al macabro occultamento a qualche animale presente nello stabile. Nessuno ha sentito nulla, né ha sospettato. Un orrore rimasto celato per 10 giorni.