
Rafforzare la cooperazione internazionale è essenziale” per affrontare le sfide attuali globali e “prepararsi a quelle future e prevenirne l’impatto”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nel suo discorso tenuto al Development Committee nell’ambito del vertice dell’Fmi e della Banca Mondiale a Marrakech. Per questo la Costituency presso l’Fmi a guida italiana (che comprende anche Albania, San Marino, Grecia, Malata e Timor Est) “supporta fermamente le istituzioni multilaterali e gli sforzi coordinati”, approccio che seguirà anche il paese con la presidenza del G7 nel 2024. Il governatore ha sottolineato come, visto il contesto di rallentamento economico globale e alta inflazione, descritti nel rapporto dell’Fmi presentato al vertice, “l’azione delle istituzioni finanziare internazionali ” e del sistema “multilaterale” sono la chiave per “supportare i paesi più vulnerabili, costruendo delle economie resistenti e inclusive e generando una crescita sostenibile”. Per questo il governatore ha apprezzato i progressi compiuti da Fmi e Banca Mondiale su questa strada dall’ultimo vertice di aprile. “La direzione è chiara, il piano ambizioso e l’impegno per l’agenda delle riforme è visibilmente forte”. “Bisogna continuare e noi manterremo il nostro supporto anche nei prossimi mesi con un approccio costruttivo e guardando agli ulteriori progressi” per il prossimo vertice di primavera del 2024.
“Clima e conflitti possono aumentare i prezzi delle materie prime”
“Le previsioni sull’economia mondiale sono deboli e altamente incerte e la crescita mondiale rallenterà marcatamente nel 2023 e 2024. I rischi sono chiaramente orientati al ribasso” ha aggiunto, sottolineando sia il rallentamento di alcune aree sia la possibilità che “gli eventi climatici estremi e le tensioni geopolitiche possano scatenare aumenti dei prezzi di cibo ed energia”. Visco ha poi citato “le otto sfide globali su cui la Banca Mondiale si concentrerà nei prossimi anni. Invitiamo la WB a ridimensionarsi intensificare la propria azione su queste sfide senza perdere slancio sui principali motori della crescita come l’istruzione e la qualità istituzionale. Ci aspettiamo che la Banca Mondiale svolga un ruolo maggiore nell’affrontare le cause profonde dell’irregolarità migrazione, attingendo al Rapporto sullo sviluppo mondiale 2023 su rifugiati e migranti per sviluppare soluzioni innovative ed efficaci. Dobbiamo riconoscere che la migrazione è fortemente intrecciata con gli otto sfide globali e ha significative ricadute regionali e globali. Chiediamo inoltre alla Banca Mondiale di portare avanti gli sforzi collettivi sulla prevenzione, preparazione e risposta alla pandemia (PPR), nonché su altri aspetti sanitari e problemi globali correlati. Non possiamo perdere di vista le crescenti esigenze di sviluppo dei paesi più poveri e dobbiamo lavorare insieme per un forte rifornimento IDA21”. Inoltre “i più vulnerabili lo sono ancora di più, soprattutto i giovani e le donne. Invitiamo la Banca Mondiale a svilupparsi progetti trasformativi che possano contribuire a generare milioni di posti di lavoro dignitosi per i giovani. Energia, commercio, i sistemi di pagamento e la digitalizzazione dovrebbero essere al centro degli sforzi della Banca Mondiale e degli altri organismi multilaterali e organizzazioni regionali attive nel continente. Saranno necessari massicci investimenti nelle energie rinnovabili per aumentare l’accesso all’energia, l’accessibilità economica e l’esportazione capacità, integrazione regionale e connettività. A questo proposito, sosteniamo anche i paesi Resilienti e Inclusivi Partenariato per il potenziamento della catena di fornitura (RISE), che mira a migliorare e promuovere il valore aggiunto locale investimenti responsabili e sostenibili nell’estrazione, lavorazione e riciclaggio di minerali critici fondamentale per una transizione energetica giusta e pulita. Il commercio è fondamentale per l’economia africana, poiché rappresenta quasi il 50% del suo PIL e contribuisce a garantirne la sostenibilità accesso a beni essenziali come energia e cibo”. Inoltre “Costruire sistemi regionali di pagamento veloce transfrontalieri, anche sfruttando le tecnologie disponibili nei paesi avanzati, sosterrebbe l’economia sviluppo attraverso maggiori flussi commerciali e minori costi delle rimesse. La digitalizzazione è un fattore chiave per tutto questo. Di fronte al drammatico aggravarsi delle fragilità e dei conflitti negli ultimi tre anni, la Banca Mondiale sta adeguando la propria strategia per rimanere impegnati nelle circostanze più difficili e continuare a sostenere le realtà locali più forti, raddoppiando gli sforzi per promuovere un settore privato locale solido e competitivo. Diamo il benvenuto questo sforzo per ripensare collettivamente il nostro approccio ai contesti in evoluzione, in particolare attraverso analisi più ampie delle cause dei disordini sociali e degli sconvolgimenti violenti e una prospettiva regionale rafforzata”.
Supporto a Israele e condanna terribili atti di Hamas
Visco è anche intervenuto sul conflitto che si è riacceso tra Israele e Hamas: “Esprimiamo il nostro costante supporto allo stato di Israele e la nostra inequivocabile condanna del terribile e orribile atti di terrorismo di Hamas”. Interviene la direttrice del Fondo, Georgieva: inflazione in calo ma resta elevata, tassi ancora alti a lungo. “L’inflazione rallenta ma è ancora sopra gli obiettivi in molti paesi” e per questo ” tassi di interesse saranno alti per un periodo più esteso”. Lo afferma la direttrice generale dell’Fmi Kristalina Georgieva intervenendo al meeting in corso a Marrakesh secondo cui “vediamo nell’economia globale delle differenze più profonde” fra le diverse economie. E ancora: “L’Fmi sta incoraggiando i paesi membri a raggiungere un accordo sul nuovo sistema delle quote perché è essenziale avere maggiori fondi. Il Giappone – ha aggiunto – ha fatto un contributo generoso al fondo per la riduzione della povertà e la crescita e si attendono ulteriori impegni nei prossimi giorni. La direttrice generale interviene anche sul conflitto Israele-Hamas: “Stiamo monitorando molto attentamente l’impatto economico della guerra a Gaza, questa è una nuova nuvola che oscura l’orizzonte dell’economia mondiale ma che è troppo presto per fare una valutazione chiara”.
Francia, Le Maire: con Berlino vicini ad accordo sul mercato energia europeo
Francia e Germania sarebbero vicine a raggiungere presto un accordo sulla riforma del mercato energetico europeo. Lo ha riferito il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire. “Crediamo fermamente che sia necessario definire un nuovo quadro di riferimento che sia più efficiente e che dia la possibilità a tutti gli Stati membri di sviluppare la propria produzione di energia”. Sempre Le Maire ha ricordato come la Francia sostenga un aumento del 35-50% delle risorse del Fondo Monetario Internazionale, e ha esortato tutti i membri del Fondo a sostenere analogamente tale aumento che oggi il direttore generale del Fondo, Kristalina Georgieva, ha definito come assolutamente necessario.






