venerdì, Maggio 10, 2024

Ministero della Salute di Gaza: i morti sono 1537, inclusi 500 bambini

Sono 1.537 i palestinesi uccisi nell’offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza, inclusi 500 bambini e 276 donne. E’ il bilancio comunicato dal Ministero della Salute dell’enclave. I feriti sarebbero 6.612, tra i quali 1.644 bambini. Intanto l’Aeronautica militare israeliana fa sapere su X di aver sganciato 6mila bombe su Gaza dall’inizio dell’offensiva e di aver ucciso centinaia di militanti di Hamas e danneggiato molte infrastrutture del movimento islamico radicale. Il sistema sanitario di Gaza è “sul punto di crollare” e “il tempo sta scadendo per prevenire una catastrofe umanitaria”. E’ l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in seguito ai 34 attacchi che da sabato hanno colpito infrastrutture sanitarie e l’assedio totale all’enclave palestinese da parte di Israele dopo il raid di Hamas. I bombardamenti hanno provocato la morte di almeno 11 operatori sanitari e il ferimento di altri 16, hanno danneggiato 19 strutture sanitarie e 20 ambulanze, come riferisce l’agenzia dell’Onu.  La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, le minacce alla sicurezza e alla pace nel mondo e gli sviluppi del conflitto in Medio Oriente saranno i temi all’ordine del giorno della riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite convocata per venerdì dal Brasile, presidente di turno dell’organismo. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha rivolto un appello al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e alla comunità internazionale in difesa dei bambini palestinesi e israeliani. “Utilizziamo tutte le nostre risorse per porre fine alla più grave violazione dei diritti umani nel conflitto in Medio Oriente. I bambini non potranno mai essere presi in ostaggio, in qualunque parte del mondo. Hamas deve liberare i bambini israeliani rapiti dalle loro famiglie e Israele deve cessare i bombardamenti affinchè i bambini palestinesi e le loro madri possano lasciare la Striscia di Gaza attraverso il confine con l’Egitto. Ci deve essere un minimo di umanità nella follia della guerra”, afferma Lula.

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