venerdì, Maggio 10, 2024

Strage di Mestre, nessun malore: l’autista del bus aveva il cuore sano


Aveva un cuore sano e (al momento) non è stato riscontrato nessun malore prima della tragedia. Sono le prime risposte dell’autopsia eseguita sull’autista del bus precipitato a Mestre, con la morte di 21 persone.  Dai primi riscontri dell’esame autoptico si “escluderebbero chiare evidenze di un malore occorso all’uomo mentre era alla guida“. 

Importante accertamento la prossima settimana
L’esame insomma, non avrebbe individuato problemi di qualche natura al cuore. A scriverlo, il “Corriere del Veneto“. Si tratta comunque di risultati parziali perché l’esame – del quale la Procura di Venezia ha incaricato i medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini, dell’istituto di Padova – proseguono con ulteriori accertamenti, uno dei quali, importante al fine della relazione finale, è in programma la prossima settimana. Mentre entra nel vivo l’inchiesta sulla strage con i primi tre indagati che sono finiti nel registro della Procura. Secondo quanto riportato dall’Ansa si tratta dell’AD della società proprietaria del pullman, e due funzionari del Comune di Venezia del settore strade. E i pm hanno anche affidato l’incarico per le prime perizie, quelle sulle barriera di sicurezza del cavalcavia, ad un super-esperto: l’ispettore del MIt Placido Migliorino, un tecnico che ha messo a disposizione le sue competenze anche dei magistrati di Genova, per l’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi. “Il mastino” era il soprannome che gli avevano dato alcuni indagati – ascoltati nelle intercettazioni – di Autostrade perl’Italia e Spea, proprio per il rigore e l’accuratezza con cui svolgeva gli accertamenti sulle manutenzioni che avrebbe dovuto fare la concessionaria autostradale. Le sue relazioni tecniche erano state un perno dell’accusa nel processo per la tragedia nel capoluogo ligure. 
Migliorino, oggi Provveditore alle opere pubbliche per Campania, Puglia, Basilicata e Molise,  era stato infatti consulente di alcune indagini sul ponte Morandi.   
I magistrati veneziani l’hanno incaricato di fare la perizia sul guardrail sfondato dal pullman, prima di cadere. “Il mandato – ha spiegato – riguarda principalmente il funzionamento svolto dalle barriere laterali di protezione, la loro conservazione e quella della struttura che le sosteneva, per chiarire la dinamica dell’incidente”. 

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