domenica, Maggio 5, 2024

Lombardia: investiti 7 mld di euro per contrastare il disagio giovanile

Le trasformazioni sociali, economiche e culturali, insieme ai profondi mutamenti dei legami familiari, hanno avuto negli ultimi anni un riflesso significativo sulla condizione di vita delle famiglie. In particolare, lo snodo critico del passaggio degli adolescenti e giovani all’età adulta può rivelarsi particolarmente complicato per le famiglie, soprattutto in presenza di figli in condizioni di disagio sociale e relazionale, quali relazioni familiari problematiche, isolamento sociale, abbandono scolastico. A tutto ciò poi si possono aggiungere condizioni di disagio sociale e fragilità, ed ecco allora che le opportunità di apprendimento e formazione per i nostri adolescenti si riducono ancora di più. È in questo delicato periodo della nostra esistenza, infatti, che cominciamo a compiere delle scelte importanti per il nostro percorso, ed è proprio per questo che occorre interrogarsi a lungo su cosa significhi essere adolescenti oggi, quali strumenti stiamo mettendo a loro disposizione. Regione Lombardia dedica già da diversi anni una grande attenzione a questo tema, e continua a farlo oggi attraverso un’iniziativa importante. Dal 2019 al 2023 sono stati finanziati percorsi rivolti a circa 1.500 adolescenti e giovani, fornendo loro nuove occasioni e la possibilità di acquisire nuove competenze, ma anche sostenendoli verso una maggiore responsabilizzazione, l’aumento della propria autostima e una migliore comunicazione all’interno del nucleo familiare. Adesso, con un investimento di 7 milioni di euro, cofinanziati dal Fondo sociale europeo Plus (FSE+) 2021-2027, la Regione rafforza l’impegno verso le famiglie con giovani in condizione di disagio introducendo anche alcune novità. “L’emergenza educativa – spiega l’assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – va affrontata costruendo una solida alleanza tra istituzioni. Attraverso la nostra rete sociale e sociosanitaria realizzeremo percorsi virtuosi di protagonismo e responsabilizzazione dei ragazzi. Progetti sempre più personalizzati e flessibili a favore degli adolescenti e dei giovani e, per la prima volta da quest’anno, anche dei preadolescenti”. La platea di destinatari, infatti, parte non più dai 13 anni ma dagli 11 fino ai 25 anni, e aumenta anche la durata massima del percorso individuale, che sale da 8 a 12 mesi. Viene inoltre inserito un periodo di follow-up di accompagnamento dopo la chiusura del percorso ed è stato integrato l’utilizzo di strumenti digitali.

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