martedì, Novembre 25, 2025

Aumenta il peso delle tasse in Italia, il confronto con gli altri Paesi dell’Eurozona

di Giuseppe Iacoviello

La pressione fiscale in Italia aumenta leggermente, facendo scalare il Paese al sesto posto in Europa per il peso complessivo di tasse e contributi sociali. Secondo un’analisi Eurostat, nel 2022 il rapporto tra imposte, contributi sociali e Prodotto Interno Lordo (PIL) è salito al 42,9%, rispetto al 42,8% del 2021. A livello europeo, la pressione fiscale media nell’UE si è attestata al 41,2%, in lieve calo rispetto al 41,5% del 2021. Nell’Eurozona, invece, il valore è rimasto stabile al 41,9%L’Italia si posiziona tra i Paesi con il carico fiscale più elevato, preceduta solo da Francia (48%), Belgio (45,6%), Austria (43,6%), Grecia e Finlandia. Anche la Germania (42,1%) e la Svezia (42,4%) registrano valori superiori alla media UE, mentre i Paesi con il minor peso fiscale e contributivo rispetto al PIL sono Irlanda (21,7%), Romania (27,5%) e Malta (29,6%). Nel 2022, le entrate complessive da imposte e contributi sociali nei Paesi dell’Unione Europea sono aumentate di 480 miliardi di euro rispetto al 2021, raggiungendo 6.549 miliardi di euro. Tuttavia, vi sono forti differenze tra i vari Stati membri:

  • Aumenti significativi in Francia, dove la pressione fiscale è passata dal 47% al 48% del PIL, e in Ungheria, dove è salita dal 33,9% al 35,1%.
  • Cali marcati in Danimarca, con un crollo dal 48,3% al 42,5%, e in Polonia, dove il rapporto è sceso dal 37,6% al 35,3%.
  • Tra le grandi economie, la Germania ha visto un leggero calo della pressione fiscale dal 42,3% al 42,1%, mentre la Spagna è scesa dal 38,6% al 38,3%.

L’Italia, con una pressione fiscale tra le più alte d’Europa, resta in una posizione di rilievo nel panorama fiscale del continente. Il lieve aumento registrato nel 2022 conferma una tendenza che potrebbe influenzare il dibattito su economia e politiche fiscali nei prossimi anni.

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