lunedì, Aprile 29, 2024

Olmetto Monteroni festival dell’ipocrisia

“Nel Consiglio Comunale di lunedì 30 Ottobre la consigliera Mollica ha presentato una mozione con la quale chiedeva al sindaco un Consiglio Comunale aperto per affrontare i problemi che ancora si frappongono all’avvio dell’attuazione del Piano di Lottizzazione Olmetto” esordisce così Massimo Renna, rappresentante del comitato di quartiere. “La mozione è stata respinta affermando che fra poche settimane la VAS tornerà dalla Regione ed essa includerà anche il Piano Olmetto, per cui entro fine anno saranno inviate le lettere di cui all’avviso già pubblicato per invitare i lottisti a costituire il Consorzio. La cosa detta così è di disarmante semplicità. Quello che sorprende è la descrizione dei fatti, del tutto difforme dal reale stato dei luoghi! Ebbene i fautori di tale suggestiva ricostruzione, artata certamente a distogliere l’attenzione del lettore, quali il Sindaco ed il consigliere Paliotta, congiuntamente hanno divulgato informazioni errate e assolutamente distanti dalla realtà”. “Tale ricostruzione di fatti, oltre ad impedire al cittadino di giungere ad una realistica e concreta conoscenza della questione oggetto di discussione – continua Massimo Renna – si pregia di attribuire all’Amministrazione Comunale una veste che invece non ha mai ricoperto, tanto che Il Sindaco Grando e l’ex sindaco Paliotta, hanno unito le forze per raccontare una storia errata e mistificatrice della realtà”. “Si è raccontato di raccomandate inviate, ma è leggenda metropolitana, tanto che a fronte dell’istanza di acceso agli atti, nulla è emerso, e del tutto inspiegabilmente nelle delibere si vuol far passare un manifesto di incontro pubblico come di una comunicazione formale. Si parla di una lottizzazione abusiva con tanto di procedimento penale, dimenticando di dire che il procedimento non ha avuto alcun seguito perché la legge di allora era diversa dall’attuale ma soprattutto perché i politici di allora tacquero quando dovevano parlare e parlarono solo dopo che il danno era stato fatto e non più recuperabile se non a danno di chi aveva comprato in buona fede”. “Si è parlato di fazioni dimenticando di dire che l’unico consorzio che aveva raggiunto il 63% di territorio venne sabotato dal comune con una delibera ridicola che dava per legale una raccolta firme volontaria e non certificata, con la complicità di alcuni lottisti interessati alla speculazione che oggi vediamo imperare sabotando il mercato libero, ed alludendo ad immaginari esempi di perfezione urbanistica (leggi Cerreto? LOL!). Intanto però Olmetto è stato condannato al degrado e all’anarchia. Si parla di ricorsi fatti sul punto e virgola mentre sono legittimamente costruiti su atti mancanti e delibere che riportano affermazioni non vere per arrivare ad imporre condizioni assurde e vessatorie come quella di chiedere tutto l’importo di urbanizzazione in tre mesi invece di versarlo in dieci anni ed in sincronia con la realizzazione delle opere”. “Secondo questa delibera i lottisti dovrebbero provvedere al versamento delle somme pattuite, direttamente al Comune nella speranza che il consorzio realizzi le opere mentre ci sono pesanti impedimenti urbanistici ed amministrativi, come ad esempio quelli già dichiarati dall’ACEA. Il sindaco ha parlato della VAS accennando all’idea di razionalizzazione, quando in realtà la VAS esiste già da due anni e questa VAS ha affermato senza ombra di dubbio che la capacità di smaltimento della rete fognante non solo non esiste ma deve essere studiata e ci vorranno anni, nel frattempo però, nonostante ciò, l’Amministrazione Comunale procede alla richiesta di corresponsione dell’intera somma prevista per la lottizzazione in tre mesi”. “Si sono spacciate ai cittadini menzogne circa dissidi ma dimenticando di dire che dieci mesi or sono vi fu un incontro con il delegato Cagiola caduto nel vuoto senza il minimo tentativo di risolvere i problemi che gli furono rappresentati, semplicemente perché gli furono manifestate le menzogne. Il vero problema è che non si è voluto permettere che i lottisti raggiungessero a lor tempo una reale indipendenza per mettere il cappello parapolitico sui dodici milioni di opere di urbanizzazione oggi pianificati ma che saranno molto maggiori. Una per tutte una richiesta di circa cinquantamila euro per la quale si cita una nota che, a richiesta, non risulta essere esistente, come pure la Tav. 6 mai protocollata ed approvata in Consiglio senza neanche la firma di un RUP. Quindi si vuole usare Olmetto come bancomat per risolvere altri problemi con la scusa dei tempi lunghi per fare opere ausiliarie utili ad altri comparti adiacenti”. “Già perché tutti omettono di dire che tutta la zona intorno ad Olmetto è stata compromessa dalla Variante di PRG con una espansione che è ben diversa dal recupero dell’abusivismo ma è pura speculazione a ridosso del Parco di Palo che ormai non viene difeso adeguatamente neanche dalle Associazioni ambientaliste. Quindi non ci sono fazioni contrarie ma solo cittadini, fra i quali il sottoscritto, che hanno studiato le carte e non accettano simili prese in giro”. “Quando abbiamo chiesto documenti con regolare accesso agli atti, non è stata fornita una risposta integrale e completa, violando quanto espressamente previsto dalla legge, tra l’altro francamente non ricordiamo di incontri pubblici se non quando c’era l’inganno come i fatti hanno dimostrato, quindi sarebbe bene evitare certi proclami che servono solo a coprire le mancanze. Il Comune fugge e rifiuta il dialogo solo per evitare il confronto sui danni procurati dal 2010 ad Olmetto sia ai lottisti che all’ambiente. Se abbiamo reagito per via di legge è perché abbiamo trovato argomenti su alcuni dei quali il TAR già ci ha dato ragione, ma anche perché dal 2012 siamo stati testimoni di depistaggi e ricostruzioni errate, tutte individuate negli atti depositati al TAR e che segnaleremo nelle opportune sedi. Sintetizzando il Consiglio abbiamo assistito ad un tristissimo minuetto della menzogna” conclude Massimo Renna.

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