L’agenzia di notizie libanese riporta movimenti attivi di aerei da guerra israeliani sui cieli di Beirut. Lo ha riferito Haaretz. Ifamigliari di alcuni ostaggi di Hamas stanno parlando a Capitol Hill. Ciascuno di loro racconta la sua storia e il suo dolore, spesso trattenendo le lacrime, con i dettagli sugli ultimi contatti con i propri cari prima che fossero rapiti dai miliziani dell’organizzazione estremista islamica. “Rilasceremo” gli ostaggi, “ma dobbiamo fermare i combattimenti”. Lo ha detto il numero 2 di Hamas Moussa Abu Marzouk alla Bbc. Marzouk si è recentemente recato a Mosca per discutere di otto cittadini con doppia cittadinanza russo-israeliana rapiti il 7 ottobre da Hamas. Ed ha spiegato sono state trovate due donne provenienti dalla Russia, che però Hamas non è stata in grado di rilasciare a causa del conflitto.
Secondo Marzouk Hamas non possiede l’elenco di tutti gli ostaggi e non è a conoscenza di dove si trovino tutti, perché sono trattenuti da “diverse fazioni”, come la Jihad islamica, che lavora a stretto contatto con Hamas ma opera in modo apparentemente indipendente.
Il numero 2 di Hama ritiene che sia necessario un cessate il fuoco per raccogliere le informazioni sugli ostaggi. In generale, potrebbero essere realisticamente liberati solo se “gli israeliani fermassero i combattimenti in modo da poterli consegnare alla Croce Rossa”.
Marzouk è stato intervistato sabato, dopo che Israele aveva rifiutato le richieste degli Stati Uniti per una “pausa umanitaria” a Gaza per far entrare gli aiuti e aiutare a liberare alcuni dei 240 ostaggi presi da Hamas il 7 ottobre. La posizione di Benjamin Netanyahu è che tutti gli ostaggi devono essere rilasciati prima che si possa concordare una tregua temporanea.