di Giuseppe Iacoviello
L’Italia è sempre più nel mirino dei cybercriminali, con un aumento del 40% degli attacchi informatici nei primi sei mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Un dato allarmante, soprattutto se confrontato con il resto del mondo, dove la crescita si è fermata all’11%. Secondo il rapporto del Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), tra gennaio e giugno il nostro Paese ha subito il 9,6% degli attacchi globali. Uno degli aspetti più preoccupanti è l’escalation degli attacchi legati all’hacktivism—una fusione tra “hacker” e “attivismo”—che in Italia hanno raggiunto il 30% del totale, contro il 6,9% del 2022. A livello globale, il nostro Paese è bersaglio di oltre il 37% degli attacchi di questo tipo. In un contesto segnato da conflitti internazionali e crescenti tensioni geopolitiche, il panorama della cybersicurezza in Italia appare sempre più complesso e vulnerabile, evidenziando la necessità di strategie di difesa avanzate.






