martedì, Aprile 30, 2024

Mercato immobiliare: arriva l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale per ridurre di almeno il 70% i tempi per valutare una casa. In un mondo che va sempre più veloce ecco un’altra invenzione con un algoritmo per decidere come muoversi nel mercato immobiliare. E se anche il Milan nel calcio si è affidato a un algoritmo per decidere l’acquisto dei giocatori, in base a rendimento, infortuni e presenze, un aiuto tecnologico arriva in soccorso di questo settore. Tutto questo grazie agli importanti progressi conseguiti dal team guidato dal ladispolano Massimiliano Pochetti nel campo del Machine learning. L’intelligenza artificiale sta però attirando su di sé anche delle critiche. «Sicuramente farà emergere l’incompetenza di molte professionalità – commenta lo stesso Pochetti – ma allo stesso tempo offrirà grandi opportunità a quelli preparati e aggiornati. Non sarà più sufficiente operare con la propria competenza verticale e quindi sarà necessario sviluppare competenze orizzontali al fine di rendere l’esperienza di vendita o di acquisto avvolgente ed esclusiva». Proprio come Apple, che si è garantita almeno per tutto il 2024 il vantaggio competitivo di un chip per smartphone con processo di produzione a 3 Nanometri, euromq.it porta la nuova versione del processo valutativo immobiliare assistito. «Siamo convinti – dichiara il ceo di Reos ed ideatore di euromq.it – che i sistemi di intelligenza artificiale riveleranno, inevitabilmente, l’inadeguatezza di molti professionisti nel nostro settore ma, allo stesso tempo, daranno a molti altri l’opportunità di emergere e distinguersi». A livello operativo, questo upgrade mette il professionista nelle condizioni di impegnare il 70% in meno del tempo necessario per la realizzazione di una valutazione ma anche di ottenere ausilio fondamentale per eseguire valutazioni su aree o comuni dove non si conosce il mercato. Per gli ideatori di questo algoritmo anche «mettere i meno esperti nelle condizioni di ottenere informazioni attendibili». Infine di ridurre la curva di apprendimento del software e gli errori d’utilizzo più comuni. «Già in questa fase beta – conclude – il sistema è stato in grado di consegnare risultati molto convincenti nel 72% dei casi. E pensare che tutto avviene senza dover indicare comparabili in vendita, venduti e in affitto in quanto il processo è in grado di farlo autonomamente».

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