Ancora una protesta con incidenti nel carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma: ieri notte quattro detenuti hanno dato fuoco alle suppellettili della loro cella, rendendo necessaria l’evacuazione di tutta la sezione. I ragazzi – secondo la denuncia del sindacato Fns Cisl – hanno poi tentato di uscire dal reparto. L’agente che è riuscito a fermarli ha riportato contusioni, tagli e intossicazione da fumo. Dopo questo nuovo episodio, l’organizzazione sindacale ha proclamato lo stato di agitazione, ricordando che nell’istituto sono reclusi 54 giovani – tra uomini e donne – su una capienza di 45 posti letto. Proprio ieri a Casal del Marmo si era svolta una cerimonia – con il presidente della regione Rocca e il sindaco della capitale Gualtieri – per l’inaugurazione di un laboratorio artigianale di pasta dove lavoreranno i detenuti. La situazione delle carceri è analizzata da un report sulla criminalità minorile presentato dalla Polizia di stato, che in assoluto non rileva un aumento allarmante dei reati commessi da minorenni: tra 2010 e 2022 nel Lazio e nelle altre regioni del centro Italia l’incremento è stato del 21 per cento, con una media di segnalazioni annue di quasi 5mila 700. In generale nel paese sono aumentati i crimini commessi da giovani stranieri, vista anche la loro maggior presenza in Italia: sono passati da 9mila 700 a 17mila l’anno, mentre per gli italiani sono scesi da 18mila a 15mila 500. Tra i reati più commessi ci sono furto, rapina, ricettazione ed estorsione, ma anche traffico di stupefacenti, violenza, minacce e rissa.