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lunedì, Giugno 17, 2024

Femminicidi, Schlein a Meloni: “Una legge per agire nelle scuole”

Dopo il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha lanciato un appello a Giorgia Meloni. “Almeno sul contrasto a questa mattanza di donne e di ragazze, lasciamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti al Paese”, ha detto, sottolineando che “non basta la repressione se non si fa prevenzione. Approviamo subito in Parlamento una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettività in tutte le scuole d’Italia”.

Le parole della segretaria del Pd

 “Ci stringiamo al dolore inimmaginabile della famiglia e degli affetti di Giulia Cecchettin. Un tragico ed efferato femminicidio, una vita strappata con violenza dal suo assassino, che speriamo sia trovato al più presto per risponderne davanti alla giustizia”. Per la segretaria Pd, “perché sia fatta davvero giustizia, per Giulia Cecchettin e per tutte le altre donne uccise dalla violenza maschile, questo non basta. E non bastano il dolore e l’indignazione. Non possiamo continuare ad assistere giorno dopo giorno a questa strage. Ora basta. La cultura tossica del patriarcato e della sopraffazione ha attecchito anche nei più giovani. Se non ci occuperemo di educazione al rispetto e all’affettività sin dalle scuole non fermeremo mai questa mattanza. E non basterà mai aumentare solo leggi e punizioni che intervengono dopo le violenze già compiute: serve l’educazione, serve la consapevolezza. Se non si agisce già a partire dalle scuole e nella cultura per sradicare l’idea violenta e criminale del controllo e del possesso sul corpo e sulla vita delle donne, sarà sempre troppo tardi. È in gioco uno dei fondamenti della convivenza sociale. E serve un’azione che veda l’impegno concreto di tutte e tutti”. Venerdì Turetta era stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di tentato omicidio dopo che un video, esaminato dagli inquirenti, documentava che il giovane ha aggredito violentemente Giulia e l’ha poi caricata esanime in auto per proseguire la fuga. Al giovane sono stati rivolti diversi appelli, tutti con l’obiettivo di convincere il giovane a tornare e a costituirsi. “Filippo, consegnati alle forze dell’ordine”, l’appello dei genitori del giovane. “Vogliamo esprimere vicinanza e profondo dolreo per una tragedia che coinvolge entrambe le famiglie”, ha detto l’avvocato Emanuele Compagno, contattato dall’Adnkronos, subito dopo il ritrovamento del cadavere della vittima. Anche il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi dai microfoni del Tg1 si è rivolto a Turetta facendo lo stesso appello: “L’invito” che gli rivolgo è quello di “non continuare in questa fuga verso l’Austria, si costituisca”. “Ancora non abbiamo elementi certi” sulla dinamica di quanto avvenuto, ha spiegato il magistrato. “La ricostruzione che potrebbe fare il ragazzo sarebbe molto importante, anche per lui”.

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