
Dopo l’assassinio di Giulia Cecchettin per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta, in tutte le scuole italiane si terrà alle 11 un minuto di silenzio per le donne vittime di violenze. Lo ha deciso il ministro dell’Istruzione Valditara. Ma i movimenti studenteschi, come chiesto dalla sorella di Giulia (secondo cui Filippo è un “figlio sano del patriarcato”), chiamano a “una giornata di rabbia contro ogni femminicidio”. Intanto lunedì sera in diverse città, da Padova a Roma, si sono tenute fiaccolate per la ragazza. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha decretato il lutto regionale il giorno delle esequie di Giulia. “Non può essere solo la 105esima vittima delle donne che hanno perso la vita – ha sottolineato -, come comunità possiamo dare grande segnale il 25 novembre tutti noi siamo chiamati a portare questo fiocco rosso da portare h24 tutti i giorni dell’anno”.






