lunedì, Dicembre 1, 2025

Milano, lo stalker arrestato si difende: “L’acido mi serviva solo per rompere una catena”

Il 33enne arrestato a Milano con l’accusa di stalking nei confronti della sua ex fidanzata stava cercando di acquistare dell’acido corrosivo perché aveva “perso le chiavi della catena” con cui aveva legato il suo motorino. In questo modo, a suo dire, voleva dunque romperla. L’uomo è finito in manette per aver portato avanti per oltre due mesi una “inquietante strategia di ossessivo controllo e logoramento psicologico” nei confronti della donna, inclusa l’intrusione nei suoi profili social. Come emerso dalle intercettazioni, il 33enne romano, arrestato su ordinanza del gip Livio Cristofano che lo ha interrogato, stava tentando di reperire l’acido probabilmente per aggredire la donna e sfigurarla. Per il resto nell’interrogatorio l’uomo ha ammesso quasi tutte le decine di episodi di stalking, tra cui anche un paio di ingressi nell’abitazione dell’ex compagna per devastarla quando lei non c’era. E ha spiegato di aver “perso completamente la testa” quando lei aveva deciso di lasciarlo. Per il gip, come si legge nell’ordinanza, da parte dell’uomo c’è stato un “preoccupante” crescendo di ritorsioni e aggressioni al punto da far ipotizzare l’uso di un potente “acido” per sfregiare l’ex fidanzata. Secondo l’accusa, il 33enne presenta “una personalità che appare sempre più fuori controllo”, in quanto incapace di accettare la fine della relazione. Per il momento la difesa non ha avanzato istanza di scarcerazione. “Questa situazione mi genera molta ansia e paura di stare da sola anche nelle mie mura familiari”, aveva raccontato la donna, denunciando i fatti. “Spesso mi sveglio di soprassalto durante la notte e tremo senza motivo. Ho paura di dormire da sola in casa”. “Mi trovo ad avere perso la mia indipendenza. Ero una persona attiva e dinamica, e ora non sono più in grado neanche di fare una passeggiata da sola”, ha dichiarato ancora.

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