lunedì, Dicembre 1, 2025

Kimberly, la Procura di Busto Arsizio: “E’ in Italia e sta bene. Allontanamento volontario, no intimidazioni né minacce

Proseguono le ricerche di Kimberly Bonvissuto, la giovane 20enne scomparsa dalla sua abitazione di Busto Arsizio (Varese) da una settimana. La Procura dice che la giovane “è in Italia e sta bene” in base alle indagini finora svolte. Gli inquirenti lavorano nella convinzione che quello della ragazza sia stato un allontanamento volontario. Il pubblico ministero della procura di Busto Susanna Molteni, che coordina le ricerche, ha aperto un fascicolo sulla scomparsa per fatti non costituenti reato: non ci sono quindi né capi di imputazione né indagati. Gli investigatori: “La famiglia è stata informata degli ultimi sviluppi delle indagini”. Per quanto constatato dagli investigatori la donna si è dunque allontanata da casa di sua spontanea volontà e non per intimidazioni o minacce e si trova in territorio italiano in buone condizioni di salute. I genitori, intanto, da giorni rinnovano l’appello alla figlia: “Qualunque cosa sia accaduta, la supereremo. Dacci notizie”. “Ancora nessuna notizia da Varese. Come ieri, come l’altro ieri. E’ una settimana che siamo in queste condizioni. Senza sapere, con la paura, la preoccupazione di non sapere dove sia Kimberly, di non sapere come stia mia figlia”. A tornare a parlare ora, dopo l’appello del padre arrivato a Busto Arsizio da Gela, è anche Graziana Tuccio, la madre della 20enne scomparsa il 20 novembre. “Siamo terrorizzati: Kimberly non si era mai allontanata senza farci più avere sue notizie”, aggiunge la madre. La ragazza sembra svanita. Il telefono continua a rimanere spento, anche se la giovane avrebbe preso con sé il caricabatterie.

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