domenica, Maggio 19, 2024

Scontro diplomatico sui marmi del Partenone: Sunak cancella l’incontro con Mitsotakis

La questione dei marmi di Elgin (come vengono chiamati nel Regno Unito, dal nome del Lord, allora ambasciatore britannico presso l’Impero ottomano, che li portò a Londra) ha radici lontane: dall’inizio dell’800 questi si trovano nella capitale inglese e sono parte della collezione permanente del British Museum e l’Inghilerra non vuole restituirli alla Grecia. Come anche aveva fatto notare il portavoce di Sunak: “Non abbiamo nessuna  intenzione di cambiare il nostro approccio e crediamo che il museo il  posto giusto per i marmi”, ha detto riferendosi ad una legge del 1963  che proibisce il loro trasferimento. Mitsotakis ha espresso pubblicamente sui social media la sua  “costernazione” per i fatto che l’incontro è stato cancellato “solo poche ore prima del suo svolgimento” e aggiunge: “Chiunque sia convinto della correttezza e equità delle proprie posizioni non ha mai paura di confrontare posizioni diverse”, con evidente riferimento alle posizioni di Londra che da anni rifiuta le richieste di Atene di riconsegnare i marmi del Partenone. La decisione di Sunak è stata definita “senza precedenti e irrispettosa”, dal portavoce del Governo greco, Pavlos Marinakis che, in un’intervista televisiva, ha sottolineato che questo affronto non è stato fatto solo al “premier greco ma all’intero popolo greco”. Un comunicato ufficiale dell’ufficio del premier greco afferma “il  disappunto” per l’incontro cancellato all’ultimo minuto: “la Grecia e  la Gran Bretagna hanno una profonda storia di amicizia e cooperazione  e il Governo greco è estremamente sorpreso da questa decisione”. Il portavoce di Mitsotakis conclude: “Il primo ministro era ansioso di discutere di una  serie di argomenti di comune interesse come il conflitto a Gaza,  l’invasione russa dell’Ucraina, il cambiamento climatico, sfide comuni come l’immigrazione e ovviamente le sculture del Partenone”. Ad aumentare l’irritazione del premier greco il fatto che gli sia stato offerto, in alternativa, un colloquio con il vice premier Oliver Dowden: mossa in contrasto con il protocollo che prevede che un primo ministro in visita incontri il premier del Paese ospitante.

Articoli correlati

Ultimi articoli