venerdì, Maggio 3, 2024

Kalós-Callas: collage, al Palladium di Roma la prima dell’opera

Un’opera sul modello della cantata barocca per rendere omaggio a Maria Callas nel centenario della nascita. È ‘Kalós-Callas: collage’, composta da Bruno Moretti e Franco Piersanti su testo del poeta Valerio Magrelli ispirato alla biografia della Divina che il Teatro Palladium di Roma presenta in prima esecuzione assoluta il 3 dicembre. L’opera musicale, in scena alle 20 con ingresso gratuito, alterna i recitativi, interpretati dalla voce registrata di Elisabetta Piccolomini accompagnata da Roma Tre Orchestra e dai video di Franco Piersanti, alle arie eseguite dal soprano Francesca Lombardi Mazzulli e dal baritono Alessio Verna. Lo spettacolo sarà preceduto alle 18:30 da ‘Mille e una Callas: tavola rotonda sulle vocalità del Novecento’, un incontro sui temi della voce della mitica cantante, con la partecipazione di Andrea Cortellessa e Susanna Pasticci.
‘Kalós-Callas: collage’, commissionata appositamente, fa parte del progetto ‘Callas Cantata’, ciclo di eventi curato da Luca Aversano e Jacopo Pellegrini e promosso dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium in collaborazione con i corsi di laurea Dams dell’Università Roma Tre e dell’Università di Teramo. L’opera sarà replicata il 5 dicembre nell’ateneo abruzzese alle 17. La composizione è la tappa conclusiva del percorso dedicato a Maria Callas promosso dal Teatro Palladium nella stagione del suo ventennale. Roma Tre nel 2007 ha organizzato un convegno sulla grande cantante e ha pubblicato il volume ‘Mille e una Callas’ (Quodlibet 2016), a cura di Luca Aversano e Jacopo Pellegrini, che sarà presentato nella sua terza edizione in occasione dello spettacolo del 3 dicembre. “Maria Callas – ha osservato Aversano, presidente della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium – è un’artista straordinaria che ha rivoluzionato il canto, lo spettacolo, la moda e il ruolo della donna nei media e nella società: una figura iconica, immagine del suo tempo ma in grado di parlare ancora oggi alle nuove generazioni attraverso la sua voce”. Il progetto, è stato spiegato, vuole anche “rivendicare la rilevanza del canto nel mondo contemporaneo, ormai passato in secondo piano negli ultimi tempi”.

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