lunedì, Maggio 20, 2024

Da Ladispoli il progetto Amazzoni Un aiuto concreto contro la violenza

Tutto parte dall’idea di un gruppo di donne con il desiderio di supportarsi a vicenda e di non assistere passivamente all’escalation di violenza di questi anni. Queste sono le basi di “Amazzoni”, un progetto nato dal basso e in maniera spontanea grazie al gruppo Facebook “Bee woman – donne che aiutano le donne“. La community conta quasi 6500 donne del territorio e tutte hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa. Sono state poi le amministratrici, Romina, Gina e Susanna a farsi portatrici di questo sentimento collettivo. La loro forza ha poi incrociato la disponibilità di Maura Arpaia e Marco Catalano del Centro Sportivo La Palma dando una forma ambiziosa a un progetto sociale importante. Grazie ad “Amazzoni”, le donne del territorio potranno avere aiuti reali e concreti: 3 lezioni di difesa personale gratuite, lo sconto del 50% sulle successive, la consulenza di esperti, ma soprattutto un luogo di incontro e confronto per sentirsi non più sole. All’iniziativa hanno aderito anche molti professionisti, consulenti dei servizi sociali e le forze dell’ordine. Tra gli esperti, è importante citare Bruna Cimenti, psicologa clinica forense e criminologa, psicoterapeuta in formazione e Paola Lubrani, Counselor e Coach, operatrice Violence Effects. A loro si aggiunge il maestro Giuliano Falcioni, istruttore del Centro Sportivo, da subito disponibile ad aiutare coloro che ne avranno bisogno grazie ai suoi insegnamenti e alla sua esperienza. E’ proprio Giuliano a parlarci del progetto: “Le lezioni inizieranno il 5 dicembre. Mi è già capitato di realizzare iniziative del genere anche con il Comune di Ladispoli. Penso che in questo periodo storico non si possa non aderire a questi progetti per dare un piccolo contributo. Ognuno con la sua goccia, magari insieme riusciamo a creare un oceano”. “L’obiettivo – spiega il maestro – è aiutare chi ne ha bisogno ad andare in giro con maggiore sicurezza. L’insegnamento delle arti marziali non è un insegnamento come un altro, si sposa la filosofia marziale. Quindi, per noi, parlo anche a nome di altri maestri, è normale aderire a proggeti sociali dove c’è la possibilità di aiutare”. “In questo caso insegneremo la classica difesa personale. Una disciplina che fonde vari stili, ci sono determinate tecniche. Abbiamo creato un sistema che si adatta benissimo alle donne, il lavoro poi varia sulla base di chi abbiamo davanti. Si va dall’uso di oggetti per la difesa alla spiegazione della psicologia di un’aggressione. Banalmente quello che succede al nostro corpo. Tutte queste variabili vanno studiate in palestra affinché poi fuori uno si senta più sicuro”. “E’ un allenamento di gruppo ma cerchiamo di adattare lo stile alla persona in modo da accentuare i suoi punti di forza. Dietro c’è un grande lavoro, persone che ci hanno dedicato una vita. Veniamo tutti dalla sicurezza, siamo maestri abituati a provare sul campo le cose che insegnano. L’efficacia è provata, la fortuna di questi allievi è che non devono vivere quello che abbiamo vissuto noi”. “Per me è stato un onore essere stato preso in considerazione, già insegno nella palestra. Il progetto dimostra quello che ho sempre pensato di Marco e Maura: hanno un gran cuore e ora arriva l’ennesima conferma. Mettere a disposizione tempo, soldi, istruttore è un sacrificio assolutamente non scontato”. Tutte le informazioni per aderire agli eventi verranno diffuse attraverso il gruppo “Bee Woman”. Il progetto andrà a coprire un periodo di tempo ampio proprio perché questa è una battaglia che si può vincere solo guadagnando terreno e rispetto giorno dopo giorno. “Nel nostro piccolo speriamo di poter aiutare le donne che lo vorranno in maniera reale e concreta. Lo speriamo davvero con tutto il nostro cuore” spiegano determinate Romina, Gina e Susanna.

Articoli correlati

Ultimi articoli