
Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno chiesto al gabinetto di guerra di “ritornare subito ai negoziati” con Hamas. In una conferenza stampa hanno annunciato che aumenteranno le proteste se la richiesta non sarà accolta. Netanyaho replica: “Non ignoro richieste, mercoledì un incontro”. Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver effettuato attacchi durante la notte contro circa 200 obiettivi di Hamas a Gaza, mentre le forze di terra continuano ad operare nella Striscia. In una nota, l’Idf afferma che la sua Brigata Negev ha distrutto le “infrastrutture” di Hamas all’interno di una scuola a Beit Hanoun, nel nord di Gaza, che veniva utilizzata per attaccare le truppe. L’operazione di terra di Israele a Gaza, in sostanza, è entrata in una nuova fase, con i tank arrivati anche nel sud della Striscia. Le forze armate israeliane hanno annunciato che l’autostrada Salah ad-Din, che ‘taglia’ la Striscia di Gaza da nord a sud, è “zona di battaglia”, indicando un nuovo corridoio umanitario verso il sud dell’enclave. Come ha riferito il portavoce dell’Idf, Avichay Adraee, “il passaggio dalle aree di Rafah e Khan Yunis verso Deir al-Balah e i campi del centro di Gaza sarà disponibile attraverso i seguenti percorsi: strada costiera al-Rashid e via al-Shuhada a Deir al-Balah”.






