domenica, Maggio 5, 2024

Lazio, calano i posti di lavoro. Molti i tavoli di crisi aperti

Aree industriali desertificate, diversi tavoli di crisi, centinaia di posti di lavoro andati in fumo. Altrettanti a rischio. L’economia regionale perde occupazione. Difficoltà che non risparmiano neppure i settori di manodopera specializzata come quello metalmeccanico. Prova ne sono le vicende che riguardano due aziende romane di servizi informatici, la Essematica e la Softlab. La prima ha licenziato già 30 dipendenti. La seconda ne ha 700 in cassa integrazione, senza stipendio da 4 mesi. C’è anche il lusso che saluta Roma. 153 gli addetti trasferiti a Milano, un licenziamento mascherato – dice la Uil Lazio – perché la maggior parte sono donne, per lo più impossibilitate a cambiare sede. E poi ci sono gli esuberi, che riguardano anche lavoratori con età alta, difficilmente ricollocabili come nel caso della Fiorucci. Nello storico stabilimento di Pomezia è scattata la procedura di licenziamento collettivo per oltre 200 tute bianche, ovvero il 50% dell’organico. Alla crisi non sfugge neppure la provincia di Rieti. Il pastificio antica pasta ha tagliato 60 dipendenti. Continua l’emorragia occupazionale in Ciociaria. l’azienda di ceramica Saxa gres ha lasciato senza lavoro 400 addetti. Preoccupante pure la situazione per la Stellantis ex Fiat di Cassino, dove sono a rischio centinaia di posti, soprattutto tra le aziende dell’indotto. In carenza di ossigeno anche il settore bancario. Oltre 1500 le unità perse nel Lazio negli ultimi sei anni. E poi ultimo volo per oltre 2700 dipendenti ex Alitalia, che hanno subito la procedura di licenziamento collettivo.

Articoli correlati

Ultimi articoli