domenica, Maggio 5, 2024

Il Presepe di San Pietro, con un piccolo errore

Quello che vi presentiamo in anteprima è il Presepe di piazza San Pietro che sarà inaugurato Sabato prossimo, 9 dicembre. Quest’anno il tema che caratterizza la sacra rappresentazione, con personaggi a grandezza naturale, è legato all’8° Centenario del primo presepe della storia, messo in scena nella grotta di Greccio da San Francesco, appunto, il 24 dicembre 1223.  Al centro della scena, con la Madonna e San Giuseppe, a reggere il Bambino da deporre nella mangiatoia c’è infatti il “poverello di Assisi”. Intorno pochi personaggi: il nobile Giovanni Velita e sua moglie Alticama che per primi aiutarono Francesco, di ritorno dalla Terra Santa, nel realizzare la scena della natività; alcuni pastori e due frati ai lati della Tau incisa sulla roccia, simbolo francescano che richiama la croce. Ma in questo presepe di piazza San Pietro che per la prima volta è a 360 gradi, ovvero prosegue anche alle spalle con la rappresentazione di alcuni affreschi della Valle Santa, c’è un altro forte richiamo alla cittadina reatina di Greccio, cioè sullo sfondo della scena principale la rappresentazione della grotta di Greccio con il suo famoso affresco, davanti al quale è stato posto, staccato dalla parete per libertà artistica, un altare su cui un sacerdote celebra la Santa Messa nel momento proprio della consacrazione, quando cioè il pane, l’ostia, diviene corpo del Cristo salvatore, in questo caso nascente. Un’Alfa ed un’Omega (od una Tau nell’alfabeto ebraico), dunque, della vita terrena del Redentore. Ma proprio nel personaggio del sacerdote c’è una piccola svista liturgica. Il celebrante è vestito di una casula verde, colore liturgico del tempo ordinario. Per tutto l’Avvento, fino al 24 dicembre, è il viola della penitenza a caratterizzare li paramenti liturgici. Ma la scena è, ovviamente, incentrata immediatamente dopo la  nascita del Cristo e dunque nel tempo di Natale, nel quale il colore prescritto, fino al giorno del battesimo di Gesù che si celebra nella prima domenica dopo l’Epifania (quest’anno il 7 gennaio), è il bianco, simbolo di candore e di gioia. Il verde, dunque, abbandonato prima dell’Avvento, farà la sua nuova comparsa solo dal lunedì successivo, primo giorno del tempo ordinario, quest’anno 15 giorni dopo la scena al centro di Piazza San Pietro.

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