Ogni anno il Sole 24 Ore misura il termometro del benessere. Il quotidiano usa 90 parametri forniti da fonti ufficiali, istituzioni e centri di ricerca per raggruppare i temi sui quali tastare il polso delle città. La classifica di quest’anno indica il Lazio in arretramento. A iniziare dal 35esimo posto di Roma per chiudere con l’87esimo di Latina, tutti i capoluoghi perdono posizioni.
Questa la scansione delle posizioni:
35. Roma (-4 posti dal 2022)
73. Rieti (-6)
75. Viterbo (-14)
80. Frosinone (-1)
87. Latina (-7)
Nel dettaglio Roma splende per anni di studio, 12, mentre è una città molto litigiosa in sede civile, penultima su 107 province. Se Milano precede la capitale per 62 indicatori a 28, Roma si piazza nella top ten per affari e lavoro (sesta), demografia e società (sesta) e cultura e tempo libero (settima). Anche le altre province oscillano tra pro e contro. Rieti è maglia rosa per minimo di furti con destrezza, 13 ogni 100mila abitanti, ma è la città peggiore per servizi on line, piattaforme e accessibilità. Viterbo ha pochi iscritti al registro dei residenti all’estero, sesta con il 3,9% su una media nazionale intorno al 12%, e troppe macchine a testa in giro, 77 ogni 100 abitanti. Frosinone è la più inquinante per veicoli, 81 ogni 100 abitanti, ma è prima per luci a led istallate ovunque. A Latina è molto buono l’indice di individui indipendenti tra bambini ed anziani, decima, mentre è fanalino di coda per ingressi a spettacoli, 25 per manifestazione. Analizzando la categoria “giustizia e sicurezza” si allunga l’ombra del crimine. Il campanello d’allarme parte dagli stupefacenti a Roma, seconda in Italia, raggiunge l’apice a Rieti per le rapine in banche e non esclude Viterbo, quinta per tentati omicidi per furti e rapine, Frosinone, nona per associazione a delinquere e Latina, quarta per riciclaggio.