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lunedì, Giugno 17, 2024

Donna morta in albergo: convalidato il fermo del marito. Nella lettera: “Nessuno capirà la scelta”

Sono ancora tanti i punti da chiarire in merito alla tragica morte di Rossella Cominotti, 53 anni, uccisa dal marito, Alfredo Zenucchi, 57 anni, con la lama di un rasoio nella stanza dell’albergo ‘Antica Locanda Luigina’ a Mattarana nello spezzino.  Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Massa Carrara, Dario Berrino, ha convalidato il fermo dell’uomo, ma gli interrogativi che restano aperti sono vari. Detenuto nel carcere di Massa Carrara, l’uomo è in attesa dell’interrogatorio di garanzia, fissato per domani. Il tribunale di Massa Carrara è competente territorialmente per la convalida dell’arresto. Adesso, esaurita l’udienza di convalida e trasferito l’arrestato in carcere, si apprende che il tribunale apuano si dichiara incompetente territorialmente e passerà il proprio fascicolo sulla vicenda alla procura di La Spezia. 

Sequestrati in edicola cremona cellulari e pc

I carabinieri di Cremona hanno sequestrato tre cellulari e un computer portatile all’interno dell’edicola di di Bonemerse gestita da Alfredo Zenucchi e Rossella Cominotti, che è stata perquisita. Lo ha confermato l’avvocato di Zenucchi Alberto Rimmaudo cui lo stesso Zenucchi ha mostrato il decreto di sequestro che gli è stato recapitato in carcere. I materiali informativi e i cellulari verranno esaminati dai consulenti della procura di Massa e dal perito che sarà nominato dalla difesa. Intanto emergono i dettagli della vacanza finita nel sangue: la coppia, partita dalla casa di Cremona, ha soggiornato all’hotel Napoleon a Pontremoli, quindi all’ Hotel Doria di Lerici e infine nella locanda di Mottarana, teatro del delitto.  Secondo quanto appreso da fonti qualificate, era da circa un mese che Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi parlavano di morte. E avevano già provato a uccidersi, a fine novembre, nell’edicola che avevano acquistato a inizio 2023. Ma perché i due, sposi da una manciata di mesi, correvano così spasmodicamente verso la morte? 

La deposizione di Zenucchi

Nel primissimo interrogatorio Alfredo Zenucchi ha confessato di aver tagliato la gola alla donna e di esserle rimasto vicino mentre moriva dissanguata, dopo una agonia di circa tre ore. Riguardo alla motivazione del gesto, l’uomo avrebbe parlato di una forte delusione ricevuta dal comportamento di alcune persone che poi avrebbero pugnalato la coppia alle spalle. Una dichiarazione molto forte che successivamente l’uomo ha chiesto di cancellare. Di fatto, l’acquisto dell’edicola, avvenuta all’inizio del 2023, sembra senza alcuna verifica precedente l’acquisto, non aveva sancito quel nuovo inizio che i due tanto speravano. Si era infatti tramutata in un pessimo affare che aveva assorbito tutte le risorse della coppia.  Sempre nel primo interrogatorio, Zenucchi ha confermato che il doppio suicidio – mai però concretizzatosi visto che l’uomo non ha trovato il coraggio di uccidersi – è stato il proposito di marito e moglie fin dall’inizio della loro fuga. Sono ancora tanti i punti da chiarire in merito alla tragica morte di Rossella Cominotti, 53 anni, uccisa dal marito, Alfredo Zenucchi, 57 anni, con la lama di un rasoio nella stanza dell’albergo ‘Antica Locanda Luigina’ a Mattarana nello spezzino.  Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Massa Carrara, Dario Berrino, ha convalidato il fermo dell’uomo, ma gli interrogativi che restano aperti sono vari. Detenuto nel carcere di Massa Carrara, l’uomo è in attesa dell’interrogatorio di garanzia, fissato per domani. Il tribunale di Massa Carrara è competente territorialmente per la convalida dell’arresto. Adesso, esaurita l’udienza di convalida e trasferito l’arrestato in carcere, si apprende che il tribunale apuano si dichiara incompetente territorialmente e passerà il proprio fascicolo sulla vicenda alla procura di La Spezia. 

Sequestrati in edicola cremona cellulari e pc

I carabinieri di Cremona hanno sequestrato tre cellulari e un computer portatile all’interno dell’edicola di di Bonemerse gestita da Alfredo Zenucchi e Rossella Cominotti, che è stata perquisita. Lo ha confermato l’avvocato di Zenucchi Alberto Rimmaudo cui lo stesso Zenucchi ha mostrato il decreto di sequestro che gli è stato recapitato in carcere. I materiali informativi e i cellulari verranno esaminati dai consulenti della procura di Massa e dal perito che sarà nominato dalla difesa. Intanto emergono i dettagli della vacanza finita nel sangue: la coppia, partita dalla casa di Cremona, ha soggiornato all’hotel Napoleon a Pontremoli, quindi all’ Hotel Doria di Lerici e infine nella locanda di Mottarana, teatro del delitto.  Secondo quanto appreso da fonti qualificate, era da circa un mese che Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi parlavano di morte. E avevano già provato a uccidersi, a fine novembre, nell’edicola che avevano acquistato a inizio 2023. Ma perché i due, sposi da una manciata di mesi, correvano così spasmodicamente verso la morte? 

La deposizione di Zenucchi

Nel primissimo interrogatorio Alfredo Zenucchi ha confessato di aver tagliato la gola alla donna e di esserle rimasto vicino mentre moriva dissanguata, dopo una agonia di circa tre ore. Riguardo alla motivazione del gesto, l’uomo avrebbe parlato di una forte delusione ricevuta dal comportamento di alcune persone che poi avrebbero pugnalato la coppia alle spalle. Una dichiarazione molto forte che successivamente l’uomo ha chiesto di cancellare. Di fatto, l’acquisto dell’edicola, avvenuta all’inizio del 2023, sembra senza alcuna verifica precedente l’acquisto, non aveva sancito quel nuovo inizio che i due tanto speravano. Si era infatti tramutata in un pessimo affare che aveva assorbito tutte le risorse della coppia.  Sempre nel primo interrogatorio, Zenucchi ha confermato che il doppio suicidio – mai però concretizzatosi visto che l’uomo non ha trovato il coraggio di uccidersi – è stato il proposito di marito e moglie fin dall’inizio della loro fuga.

In albergo rinvenute anche droga e siringhe

Da chiarire ci sono ulteriori aspetti, come le siringhe e l’eroina trovate nella stanza d’albergo. Zenucchi, in passato, con la droga aveva avuto a che fare ma era riuscito ad uscirne con l’aiuto dei professionisti di una comunità di recupero. Dalle ricerche che l’uomo faceva sul web, emerse dalle indagini, e dall’acquisto di eroina, come risulterebbe dai primi riscontri, si è fatta anche l’ipotesi di un coinvolgimento dei due nell’ambiente delle sette sataniche. Una idea che non ha avuto riscontro nel parere dell’esperta Raffaella Di Marzio, psicologa delle religioni e direttrice scientifica del centro Lirec che da anni svolge un’azione di informazione e consapevolezza sull’uso improprio del termine ‘setta’.

Nell’ultimo periodo la coppia sempre più isolata

“Il ritratto che emerge è di una coppia che viveva in modo molto appartato, come isolata e chiusa in se stessa”, afferma l’avvocato di Zenucchi, Alberto Rimmaudo. “Nessun riscontro a motivi economici, l’edicola gestita dai due coniugi non andava bene, ma non erano oppressi dai debiti, né a questioni sentimentali, di gelosia” aggiunge. Anche nello spezzino, negli ultimi giorni non uscivano quasi mai dalla stanza, solo Zenucchi sarebbe sceso poche volte per mangiare qualcosa o fumare dicendo che la moglie aveva l’influenza.

I dubbi dei familiari

A sollevare molti dubbi su come siano andate realmente le cose sono una cugina e una zia della vittima. La prima, Nicoletta Belletti, che nei giorni scorsi aveva lanciato un appello sui social per ritrovare Rossella, ha chiesto di “vedere la lettera” con cui la donna avrebbe espresso l’intenzione di volersi suicidare insieme al coniuge, riporta ‘Il secolo XIX’. “Voglio vedere la lettera, conosco la sua scrittura e so come si esprimeva”, motiva Belletti. “Lei era solare, impossibile che pensasse al suicidio” aggiunge sottolineando che il marito “invece era sgradevole”. Diversa la tesi della zia di Rossella Cominotti, Francesca Schiroli, che parla di una Rossella sempre più chiusa e appartata e, addirittura, affetta da disturbi alimentari: – “Ultimamente il nostro rapporto non era più come prima. Non che io abbia capito che qualcosa non andasse, però lei era anche molto, molto malata. Aveva disturbi alimentari”, ha raccontato alla Provincia di Cremona. “Non riesco a capire il perché della malattia – ha aggiunto – Lei non lo ha mai spiegato nonostante io cercassi di capire”. “Mi aveva promesso ‘zia, vedrai che guarirò, che la sto mettendo tutta’. Però secondo me non ce l’ha fatta a venirne fuori. Era stata anche in una struttura specialistica”. La zia non conosceva il marito di Rossella. Aveva saputo del loro matrimonio da una telefonata della donna che il 9 marzo le aveva annunciato che proprio quel giorno si sarebbe sposata. Le due si sentivano però. L’ultima volta il 27 novembre. “Sentivo che c’era qualcosa che non andava: quanti messaggi, quante telefonate” ha spiegato. Scrivevo a Rossella: dimmi dove sei, cosa è successo?”. Ma non è mai arrivata risposta. E’ invece arrivata la notizia della morte e lei è scettica sul fatto che lei e il marito volessero morire insieme. “Sarà vero? Io – ha concluso – di lui non so proprio nulla e questo mi fa rabbia”.

Il cordoglio della comunità ligure

La morte violenta di Rossella Cominotti ha scosso profondamente la gente del luogo dove è avvenuta la disgrazia. “Siamo profondamente scossi. Questa volta è accaduto a casa nostra. Sentiamo sempre parlare di femminicidio, ma pensiamo non dovrà mai riguardarci. Ma può accadere anche qui, a casa nostra. E questo ci ha sconvolti” ha detto oggi Gian Carlo Leveratto, sindaco di Carrodano, il comune di circa 500 abitanti dove c’è stato l’omicidio. Lunedì mattina a Massa è fissata l’udienza di convalida del fermo davanti al gip. Il giorno dopo a Spezia la procura affiderà l’incarico per l’autopsia.

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