sabato, Maggio 4, 2024

Inarrestabile Paola Cortellesi, “C’è ancora domani” batte “Barbie” e “Oppenheimer”

Paola Cortellesi è inarrestabile e continua a riempire le sale italiane. Il suo film evento dell’anno “C’è ancora domani” è un vero e proprio fenomeno e supera come ingressi in sala anche “Barbie”, raggiungendo quota 4.395.868 (per un incasso di 29.976.654 euro) e “Oppenheimer”, stando ai dati forniti da Cinetel. Il film di Greta Gerwig, neo presidente di giuria a Cannes, con Margot Robbie e Ryan Gosling, che ha appena rastrellato nove candidature ai Golden Globe, ha ottenuto finora 4.389.568 ingressi (incasso totale 32.118.359 euro). A netta distanza “Oppenheimer”, biografia sul padre della bomba atomica firmata Christopher Nolan, con 3.746.365 ingressi in sala (incasso 27.978.795 euro). Il suo primo film da regista Paola Cortellesi ha appena compiuto 50 anni e sta vivendo un momento molto felice della sua vita. L’attrice, con il suo debutto da regista con il film “C’è ancora domani”, uscito nelle sale il 26 ottobre, sta conquistando il pubblico italiano che da settimane riempie le sale cinematografiche. Siamo nella Roma del primissimo dopoguerra, qui Delia (Cortellesi) è una madre di tre figli e moglie di Ivano (Mastandrea), un uomo dal brutto carattere, autoritario, uno che la picchia (per lui è normale). In casa c’è anche il suocero, Ottorino (Giorgio Colangeli) il più maschilista di tutti, capace anche di dare consigli al figlio. Uno su tutti: “Non devi picchiare Delia così spesso, altrimenti si abitua. Devi picchiarla molto più forte, ma raramente così se ne ricorda”. E poi c’è l’amica fruttivendola (Emanuela Fanelli) l’unica con cui si confida. La popolarità in tv, da “Indietro tutta” a “Mai dire gol” Quella di Paola Cortellesi è stata una carriera costruita con tenacia, passione e duttilità fin da quando, appena tredicenne, appare cantando “Cacao meravigliao” nell’immaginaria sigletta sponsor di “Indietro tutta” di Renzo Arbore. Il suo pigmalione artistico può essere considerato Enrico Vaime che la fa debuttare alla radio, nel 1997 approda in tv nella trasmissione “Macao” condotta da Alba Parietti: tre anni dopo sarà nel cast di “Mai dire Gol” dove tra imitazioni di volti famosi e personaggi creati dal nulla diventa una colonna. Nel suo fitto albo d’oro c’è posto anche per un programma tutto suo (“Nessun dorma”, 12 puntate nel 2004), una conduzione a pià voci del festival di Sanremo (2004), i duetti con Claudio Bisio per “Zelig” e intense interpretazioni lontane dalla comicità come in “Petra” (serie tv dai romanzi di Alicia Gimenez Bartlett). Nel suo percorso anche musica e teatro Paola Cortellesi affila la tecnica in teatro (lascia la facoltà di lettere per iscriversi alla scuola di recitazione di Beatrice Bracco) e si avvicina al mondo della musica con i videoclip di TiroMancino (tra il 2000 e l’anno successivo). Nella canzone italiana troverà più di un complice, da Gianni Morandi a Claudio Baglioni all’amica Laura Pausini con cui duetterà in tv a più riprese. Mina arriva a definirla “una delle più belle voci della sua generazione”.

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