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domenica, Giugno 16, 2024

Viterbo: bracciante morto di fatica e di caldo. Arrestati padre e figlio per omicidio e sfruttamento

Sono stati arrestati con l’accusa di omicidio colposo due imprenditori agricoli, padre e figlio di 59 e 33 anni, indagati nell’inchiesta della procura di Civitavecchia e dei carabinieri di Viterbo aperta dopo la morte di Naceur Messaoudi. Si tratta del bracciante agricolo morto all’ospedale Belcolle di Viterbo lo scorso 21 luglio, dopo essere stato trasferito dall’ospedale di Tarquinia in cui era arrivato in condizioni critiche con febbre alta e disidratazione. Aveva accusato un malore nelle campagne di Montalto di Castro, sul litorale Viterbese, dove lavorava raccogliendo angurie. Il 57enne era stato scaricato da un’auto davanti al pronto soccorso di Tarquinia, in condizioni cliniche giá disperate con febbre alta e disidratazione, due giorni dopo è stato trasferito a Viterbo, dove poi è morto. Secondo le indagini faceva parte di un gruppo di sei operai tunisini impiegati in nero, di cui tre senza permesso di soggiorno per lavoro subordinato.

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