martedì, Maggio 7, 2024

Migliaia manifestanti a Belgrado per ‘nuove elezioni’, assaltato il Municipio

Migliaia di sostenitori della coalizione di opposizione “Serbia contro la violenza” (Spn) hanno manifestato oggi a Belgrado per chiedere la ripetizione delle elezioni generali del 17 dicembre a causa delle accuse di manipolazione del voto. La settima protesta davanti alla sede della Commissione elettorale per presunti brogli elettorali a favore del partito al potere Sns, del presidente Aleksandar Vucic, e’ stata la più grande finora. La situazione si è fatta più tesa quando i leader dell’opposizione si sono recati, dopo il corteo iniziale, al vicino edificio del municipio nel tentativo di irrompere e rivolgersi poi ai cittadini da lì chiamandoli “vincitori delle elezioni”. I manifestanti hanno rotto le finestre della porta principale del municipio. La polizia a Belgrado ha poi fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Più di 35 di loro sono stati arrestati. Due agenti di polizia sono stati gravemente feriti. Lo ha riferito il presidente serbo Aleksandar Vucic.

Vucic ha duramente condannato le violenze: “La ‘Serbia contro la violenza’ ha tentato con la violenza e la forza di occupare la sede del municipio”, ho detti Vucic citato dai media, “ma i cittadini non devono aver paura, non è in atto alcuna rivoluzione”, ha aggiunto il presidente. “Lo stato è forte abbastanza per difendere la democrazia e la libertà. I responsabili saranno arrestati”.

Lunedì scorso una missione internazionale di monitoraggio ha confermato che l’Sns ha ottenuto un vantaggio ingiusto attraverso la parzialità dei media, l’influenza impropria del Presidente Aleksandar Vucic e le irregolarità del voto, come l’acquisto di voti. Vucic ha replicato, ribadendo la correttezza delle elezioni.

Una settimana fa in Serbia si sono svolte le elezioni per il Parlamento nazionale, per l’Assemblea della Vojvodina e le elezioni comunali in 65 citta’, tra cui Belgrado, dove l’Snp si aspettava la vittoria e ritiene che sia stata “rubata” con manipolazioni. L’Spn, principale partito d’opposizione, non riconosce i risultati delle elezioni e ne chiede l’annullamento.Nei giorni scorsi hanno organizzato proteste per “difendere i voti”, mentre diversi militanti dell’Spn sono in sciopero della fame nella sede del Rik.Secondo i risultati ufficiali, l’Sns ha vinto le elezioni parlamentari con il 47% dei voti, il doppio di quello della coalizione di opposizione Spn. Nelle elezioni municipali di Belgrado il Sns ha vinto con un margine ristretto e la formazione del governo locale resta incerta a causa della mancanza di una maggioranza chiara, per questo Vucic ha lasciato aperta la possibilita’ di nuove elezioni nella capitale.Le autorita’ respingono le accuse dell’opposizione di presunte manipolazioni e hanno assicurato che le istituzioni indagheranno sulle denunce. Vucic ha accusato oggi i dirigenti dell’Spn di “brutali pressioni sulle istituzioni” con l’obiettivo di “modificare la volonta’ elettorale”.


 

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