martedì, Maggio 21, 2024

Auto nel lago di Como, al vaglio le ipotesi del guasto meccanico e del malore

Dal litigio al guasto meccanico. Con il passare delle ore dalla tragica morte del 38enne e della 45enne finiti sabato sera nel lago di Como con l’auto, va scemando l’ipotesi del gesto volontario. Proprio quel litigio, primo indizio emerso dalle indagini sulla base di una testimonianza raccolta, non troverebbe conferme tra chi ha visto i due nelle ore precedenti. È l’ipotesi dell’incidente, forse causata da un guasto meccanico, come farebbe pensare una testimonianza, quella più accreditata per spiegare la morte di Morgan Algeri e di Tiziana Tozzo, annegati nel lago di Como a bordo della Mercedes guidata dal pilota d’aereo appassionato di immersioni, palestra e motociclette. Fonti investigative riferiscono che nessuna ipotesi può essere esclusa ma sono ritenuti al momento inverosimili gli scenari del gesto volontario di Algeri e del femminicidio. I due erano al primo appuntamento dopo essersi conosciuti da poco sui social. Una conoscente dell’uomo ha riferito alla squadra mobile della polizia di Como che Morgan le aveva raccontato di problemi, non meglio specificati, col suo nuovo Suv modello Gls che alle 23 di sabato si è inabissato nelle acque di fronte a un posteggio di viale Geno, uno dei luoghi da cui la vista sul lago è più suggestiva. I vigili del Fuoco lo hanno riportato a galla nella tarda mattinata di ieri dopo che i sommozzatori di Torino avevano recuperato le salme all’alba a una profondità di quindici metri.  Secondo alcuni testimoni, Algeri avrebbe messo in moto il Suv che sarebbe schizzato in avanti in modo improvviso abbattendo prima una panchina e poi la balaustra per precipitare nelle gelide acque lacustri. Guasto tecnico, incidente, malore: le autopsie e la perizia sull’auto, prossimi passi dell’indagine, daranno elementi utili alla Procura per ricostruire l’accaduto. Tiziana Tozzo lascia un figlio di 14 anni.

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