mercoledì, Maggio 1, 2024

Calcio in lutto: si è spento Franz Beckenbauer, il “Kaiser” tedesco

Franz Beckenbauer, la più grande leggenda del calcio tedesco, è morto domenica all’età di 78 anni. Lo rende noto oggi la sua famiglia. Beckenbauer ha vinto i Mondiali di calcio nel 1974 in Germania Ovest come giocatore e nel 1990 in Italia come allenatore si è dato da fare affinché i Mondiali del 2006 si tenessero in Germania. “È con profonda tristezza che annunciamo che mio marito e nostro padre, Franz Beckenbauer, è morto serenamente nel sonno ieri, domenica, circondato dalla sua famiglia”, hanno reso noto i suoi cari.  Soprannominato Kaiser, è considerato uno dei più grandi giocatori della storia del calcio nonché da alcuni come il miglior difensore di tutti i tempi. Occupa la 4ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer e la 3ª posizione nell’omonima lista pubblicata dall’IFFHS. Nel marzo del 2004, Pelé lo ha anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA. A livello individuale ha ottenuto inoltre per due volte il Pallone d’oro, nel 1972 e nel 1976, divenendo il primo difensore ad essere insignito per due volte dell’ambìto premio. Nel dicembre 2020 è inoltre stato inserito nel Dream Team del Pallone d’oro in qualità di miglior difensore centrale di tutti i tempi.[5] È cresciuto nel Bayern Monaco, al quale ha legato gran parte della propria carriera (dal 1964 al 1977) vincendo quattro Coppe di Germania, quattro campionati, una Coppa delle Coppe, tre Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Nel 1977 si trasferisce ai N.Y. Cosmos, con i quali in quattro stagioni si aggiudica tre campionati nordamericani. Dal 1980 al 1982 milita nell’Amburgo, dove vince un altro campionato prima di chiudere la carriera ancora con i N.Y. Cosmos. Con la Germania Ovest ha partecipato a tre campionati del mondo (1966, 1970, 1974) e due campionati d’Europa (1972, 1976), vincendo da protagonista l’europeo 1972 e il mondiale 1974. Vanta inoltre una piazza d’onore ai Mondiali (1966) e una agli Europei (1976), oltre al terzo posto ai mondiali messicani del 1970; in quest’ultima occasione ha inoltre preso parte alla cosiddetta partita del secolo. Da allenatore ha guidato la Germania Ovest, l’Olympique Marsiglia e il Bayern Monaco (in due occasioni), vincendo il campionato del mondo 1990, il campionato tedesco 1993-1994 e la Coppa UEFA 1995-1996. Assieme a Mário Zagallo e Didier Deschamps è una delle sole tre personalità del mondo del calcio riuscite a vincere il mondiale sia da giocatori sia da allenatori (e, come Deschamps, da capitano della nazionale vincente). Da commissario tecnico ha inoltre raggiunto la finale del mondiale 1986, uscendone tuttavia sconfitto dall’Argentina trascinata da Diego Armando Maradona.

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