Chiede la verità la madre di uno dei tre feriti sopravvissuti all’esplosione che il giorno dell’Epifania ha distrutto una intera palazzina a Canale Monterano, a nord di Roma. Due piani polverizzati. Alcuni testimoni avrebbero segnalato, ben prima di Natale, odore di gas nella strada. Al momento però, secondo i Vigili del Fuoco che sono intervenuti in questi giorni, è difficile dire con certezza quali siano le cause dell’esplosione, se una fuga dalla conduttura del metano o da una bombola Gpl, con il gas che potrebbe essersi diffuso nelle grotte sottostanti l’edificio. Di certo c’è che i danni sono paragonabili a quelli di un sisma. La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo. Si indaga per disastro colposo. Sono le 15 famiglie evacuate, per un totale di 25 persone. La maggior parte sono state ospitate da amici e parenti, altre – una decina – sono ora ospiti di un ristorante con camere a spese dell’amministrazione comunale. Bisogna pensare anche alle cose più piccole. C’è chi ha perso l’auto e non sa come andare al lavoro. A far visita alla comunità è passato anche il Vescovo di Civita Castellana.
