venerdì, Maggio 17, 2024

Acca Larentia, La Russa: “Sul saluto romano serve chiarezza, a volte non è reato”

Su Acca Larentia Ignazio La Russa prende le distanze: “Concordo pienamente con Rampelli quando dice che FdI è totalmente estranea all’episodio dei saluti romani, il partito davvero non ha alcun ruolo o responsabilità in quello che è successo”. Però il presidente del Senato solleva dei dubbi giuridici “da avvocato e non da politico” proprio sulle interpretazioni del saluto romano: ” C’è incertezza – dice in un colloquio al Corriere della Sera – su come considerare certi gesti in caso di commemorazione di persone defunte”. “Abbiamo sempre detto ai nostri – spiega La Russa – di non partecipare a certe manifestazioni, che vengono inevitabilmente strumentalizzate da chi vuole attaccarci. Peraltro, il fatto è stato eclatante e ha avuto molta visibilità, ma il partito davvero non ha alcun ruolo o responsabilità in quello che è successo Non c’entriamo nulla”. “Va detto, storicamente – prosegue La Russa – che questi ragazzi, come tanti altri vittime di anni di piombo o di violenza terroristica, non hanno avuto giustizia. Io non vorrei che ci fossero morti di serie A e morti di serie B, che la memoria scomparisse”. Quanto alla condanna del saluto romano, senza se e senza ma, La Russa esprime delle perplessità: “Lo chiedo più da avvocato che da politico, sia chiaro” – tiene a precisare. “Non aiuta a risolvere la questione, e le polemiche che ogni volta si scatenano, il fatto che ci sia incertezza su come considerare certi gesti in caso di commemorazione di persone defunte. Attendo con interesse la prevista riunione a sezioni riunite della Cassazione proprio su questo punto”. Dello stesso argomento La Russa parla anche a Repubblica: “Finora – afferma – ci sono state sentenze contrastanti sul fatto che il saluto romano in occasione di celebrazioni di persone decedute sia reato oppure no. Per alcune sentenze della Cassazione non era reato, per altre invece sì”. Quindi “credo sia importante si faccia chiarezza dal punto di vista giuridico, ce n’è bisogno. Una cosa è l’apologia di fascismo, una cosa è la ricostituzione del partito fascista, un’altra è la commemorazione di deceduti”.

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