domenica, Maggio 26, 2024

Regionali Sardegna, Crippa (Lega): “Serve un passo indietro di FdI su Truzzu”

È scontro tra Lega e Fratelli d’Italia per la scelta del candidato alle elezioni regionali in Sardegna. Se il partito di Matteo Salvini punta alla ricandidatura del presidente uscente Christian Solinas, quello di Giorgia Meloni spinge su Paolo Truzzo, uomo molto vicino al premier. Sulla questione è intervenuto il vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa: “Serve buonsenso, serve un passo indietro su Truzzu. Se in Sardegna Solinas non va più bene e i motivi sono sconosciuti, anche nelle altre Regioni bisognerà rivalutare i candidati presidenti. Secondo me la scelta più normale è la continuità”.
Per Crippa voler candidare qualcuno in più del proprio partito “non è una motivazione, ma un capriccio”. “Ci aspettiamo – ha aggiunto – che FdI arrivi a chiudere sui candidati uscenti e faccia iniziare la campagna elettorale a Marsilio come a Solinas”. “Per noi il candidato presidente in Sardegna rimane Solinas, perché è l’uscente – ha chiarito il vicesegretario della Lega -. Come nelle altre regioni dobbiamo andare in continuità, perché la squadra che vince non si cambia. Non capiamo il motivo per cui il partito di maggioranza relativo abbia presentato un candidato alternativo in Sardegna quando ha amministrato nella giunta di centrodestra per cinque anni senza mai sollevare una problematicità. Se non ci sono motivi politici non capisco che logica ci sia nel proporre un candidato alternativo, è uno strappo”. “Spero si arrivi all’unità del centrodestra che è un valore per poter vincere le elezioni amministrative e regionali. Però serve buonsenso, serve un passo indietro su Truzzo – ha aggiunto Crippa -. Noi non vorremmo andare da soli con Solinas. Vorremmo andare con Solinas e il centrodestra, come vorremmo andare con Marsilio e il centrodestra. Se in Sardegna Solinas non va più bene per motivi sconosciuti, bisognerà rivalutare i candidati presidenti. È un problema, perché poi si ritarda la campagna elettorale e i cittadini rischierebbero di non capire”. Secondo il leghista, “non va bene ripercuotere sulle regioni equilibri e poteri di forza, quello si riflettono sul governo non sulle regioni. Quando noi avevamo il partito di maggioranza relativa non abbiamo chiesto la Liguria, dove c’era come uscente Toti. Ci siamo presi il Friuli Venezia Giulia dove era uscente la Serracchiani, ci siamo presi l’Umbria e la Sardegna dove c’era uscente il centrosinistra: il coraggio e l’ambizione è andare a battere il centrosinistra nelle regioni che amministra. L’anno prossimo ci sono quattro regioni al voto in cui amministra il centrosinistra, è lì che bisogna proporre gli uomini migliori per vincere. FdI – ha concluso – è forte, ha tanti ministri, ha il presidente del Consiglio. Nelle regioni, se ci sono governatori bravi si va avanti su quelli”. Sono fiducioso sul fatto che il centrodestra ritroverà la sua unità su una candidatura che potrà riportare alla vittoria questa formula politica che ha ben amministrato in cinque anni molto complessi, con il Covid, le guerre. È semplicemente un problema di equilibrio interno che verrà affrontato dai leader e speriamo nel più breve tempo possibile di poter andare in campagna elettorale”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, intercettato dai giornalisti a Roma. Interpellato sull’argomento Regionali Sardegna, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto: “Discutere sulle candidature è fisiologico ma “abbiamo sempre trovato l’accordo, è dal ’94 che andiamo insieme” alle elezioni.

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