Decine di migliaia di euro di danni, fondi Pnrr a rischio, oltre che programmi e progetti didattici degli studenti saltati e difficilmente recuperabili. E’ il grave bilancio dei danni materiali e immateriali subiti dalle scuole romane dopo le occupazioni di dicembre. Non si fa attendere ora la sanzione disciplinare da parte delle scuole per reagire in maniera rieducativa a chi ha impedito di entrare a chi voleva farlo. E’ il caso del Liceo Classico Torquato Tasso, dove il preside al termine della settimana di occupazione, ha inviato alla lista dei ragazzi, che si sono autodenunciati, una lettera in cui annunciava l’applicazione del regolamento scolastico disciplinare che arriva fino a dieci giorni di sospensione. Non una sanzione, ma una reazione educativa nelle intenzioni del professor Paolo Pedullà, che si è visto sommerso dalle richiesta di chiarimenti dei genitori. Oltre un centinaio si sono presentati alla sua porta, alcuni minacciando denuncia, quasi chiedendo una tolleranza che per il preside non può essere concesso. I giorni di assenza forzata da scuola infatti dovranno essere trasformati in attività “rieducative” ovvero passare almeno due giorni per leggere e commentare il saggio del costituzionalista Zagrebelsky “Imparare la democrazia”, ripassare da Aristofane a Pericle i classici greci, che la democrazia, hanno inventato e passare almeno una parte delle giornate di sospensione a fare attività in favore dei più sfortunati.
