lunedì, Aprile 29, 2024

Colpito da un petardo prima del derby Lazio-Roma, un arresto. Insulti a Lukaku: chiusi curva e distinti nord per un turno

Derby di Coppa Italia, interviene il giudice sportivo dopo i cori razzisti nei riguardi del centravanti belga della Roma Romelu Lukaku. I “beceri e insultanti ululati di discriminazione razziale nei confronti del calciatore della Roma Romelu Lukaku ” levatisi in più occasioni” durante il derby di Coppa Italia di mercoledì costano cari alla Lazio. Il giudice sportivo ha infatti disposto “l’obbligo di disputare una gara con i settori denominati Curva Nord, Distinti Nord, Est e Ovest privi di spettatori” per un turno. Il provvedimento verrà scontato, precisa una nota della lega, in campionato, “come previsto dal Codice di Giustizia Sportiva, in occasione della gara Lazio-Napoli del 28 gennaio 2024”. La Lazio era recidiva e per questo ora scatterà la chiusura. Nel comunicato della lega calcio si precisa che “i collaboratori della Procura federale dichiaravano che tali gravi manifestazioni di discriminazione razziale, percepite da tutti e quattro i rappresentanti della Procura federale dislocati nelle varie parti dell’impianto, provenivano dal 90% dei 16.000 occupanti i predetti settori” e quindi è stato ritenuto che “in ragione della gravità, della dimensione e della percezione reale del fenomeno nonché della ripetitività del medesimo, i predetti comportamenti assumono rilevanza disciplinare”.  Non è tutto, perché la Lazio è anche stata multata di 50mila euro a causa di questi motivi: il “fitto e costante lancio di bottiglie di acqua e di birra, di fumogeni, bengala e petardi verso il settore Distinti Sud-Est-Curva Sud occupato dai sostenitori della Roma”; il fatto che “al 17′  Dybala, nell’approssimarsi a battere un calcio di punizione, veniva colpito ripetutamente con un raggio laser proveniente dalla Tribuna Tevere occupata dai sostenitori della Lazio; analogo raggio laser colpiva altri giocatori della Roma e il Direttore di gara; il fatto che “al 31′ del secondo tempo, il calciatore della Roma Bove, al momento della sostituzione, uscendo dal terreno di giuoco dal lato dell’assistente n. 2, veniva colpito all’altezza della nuca da una bottiglietta di birra ancora piena e priva di tappo lanciata dalla Tribuna Tevere occupata dai sostenitori della Lazio”. Poi si fa notare che verso Bove è stato tirato anche un fumogeno, che non lo ha colpito. “Considerata la gravità dei fatti violenti sopra rappresentati e il grave pericolo per l’incolumità fisica di una o più persone che ne è conseguito, dispone la sanzione dell’ammenda pecuniaria nei confronti della Società Lazio”, conclude il comunicato. Anche la Roma paga con alcuni provvedimenti il comportamento dei suoi calciatori in campo: un provvedimento di 3 giornate di squalifica a carico di Gianluca Mancini, capitano della Roma nel derby è stato preso, spiega una nota della Lega calcio, “per comportamento non regolamentare in campo; perché subito dopo il fischio finale della gara, avvicinatosi all’Arbitro, intimava ai propri compagni di non stringere la mano allo stesso Direttore di gara nei confronti del quale, con atteggiamento ostile, rivolgeva espressioni gravemente offensive; successivamente, il medesimo calciatore aspettava il Direttore di gara sulle scale adiacenti lo spogliatoio degli Ufficiali di gara e indirizzava all’arbitro ulteriori espressioni di pari grave offesa”. Due giornate all’altro giocatore della Roma, l’iraniano Azmoun, che, “al 54′ del secondo tempo, colpiva a giuoco fermo con una manata al volto un calciatore avversario”. Squalificati per una giornata, sempre in relazione alle partite dei quarti di Coppa Italia, anche i laziali Pedro e Luca Pellegrini e il milanista Mirante. Due turni di squalifica anche all’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini, espulso nel corso della sfida con il Milan.

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