venerdì, Maggio 17, 2024

Cerveteri e Sant’Antonio Abate

di Angelo Alfani

Ci siamo: la Comunità intera, i cani ed i gatti, i maialini e le pecorelle, i cavalli, somari e mucche, galline oche e papere, tortorelle e piccioni, uomini e donne, l’intero mondo animato, attende fremente di sfilare sotto la chiesetta di sant’Antonio. La Festa delle feste è qui. Unica non istituzionalizzata, fatta resuscitare con straordinaria passione e sacrifizio dall’Associazione dei Massari Caeretani, giovanotti un poco spartani e privi di smancerie, animati da un unico convincimento: non far morire la più antica, la più partecipata, l’autentica Festa pop della Comunità cervetrana. Molto tempo è passato, molti mutamenti sono avvenuti, eppure di anno in anno il programma si è arricchito, di anno in anno la partecipazione di omini e bestie si è fatta sempre più numerosa. I Massari, nello spirito di testimoni della tradizione popolare, di sentinelle del territorio, hanno convintamente ridato dignità alla Cuppoletta votiva dedicata al Santo eremita, accanto alla porta etrusca che immetteva alla città, non distante dal più antico convento di frati Agostiniani. Ricavata da una tomba degli avi, posta sopra lo sperone tufaceo che apre alla valle della Mola è stata per decenni uno dei luoghi simbolo del rapporto privilegiato tra i cervetrani ed il Santo del deserto. Un luogo “povero”, privo di ostentata ricchezza e del sovrabbondante, ma denso di significato per i compaesani che vi sostano in preghiera o semplice contemplazione, pregno di emozioni che scuotono l’anima. Un luogo caduto nella dimenticanza e che l’opera dei Massari ha contributo a far rivivere, nelle coscienze della Comunità, come sosta ascetica e ristoro spirituale. Ed è proprio dalla Cuppoletta che sabato alle 14,30, dopo l’accensione del fuoco, a simboleggiare la fine dell’anno vecchio e simbolo di purificazione ed energia vitale, e la Benedizione, si snoderà il corteo con la statua del Santo diretta alla chiesetta della Boccetta. Alle 15,30 sarà la sfilata dei carri e la benedizione degli animali e del pane a suggellare la parte più mistica della festa. Alle 17, prima che il sole cada all’orizzonte, nella piazza della Chiesa Madre, come consuetudine saranno distribuiti panini con la porchetta e vino. Il Rione Boccetta offrirà ciambelle fritte. Coriandoli e palloncini renderanno la festa per i più piccini ancora più gioiosa. I Massari, nella consapevolezza della drammatica situazione a due passi da noi, delle spesso indicibili difficoltà in cui una parte sempre più numerosa della collettiva vive, invocheranno una benedizione particolare al Santo Eremita ed all’Arcangelo Michele, per l’intera umanità , maggiormente per la parte più debole e sofferente, per il nuovo povero ed il nuovo oppresso.

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