sabato, Maggio 18, 2024

Udienza omicidio Piscitelli: in aula una supertestimone

Video collegata da una località tenuta segreta parla una delle testimoni di punta dei Pubblici Ministeri Ceraso e Palazzi. È l’anziana madre di Rina Bussone, sotto protezione da quando la figlia ha deciso di collaborare con la Giustizia, di raccontare tutto sull’ex compagno Raul Esteban Calderon, accusato di essere il killer di Fabrizio Piscitelli.
L’esame e il controesame si concentrano soprattutto sui mesi in cui l’argentino visse a casa dell’allora suocera, mentre la Bussone era in carcere. “Rapporti buoni all’inizio, poi lui diventò cattivo – racconta la teste – perché faceva uso di cocaina e beveva”. “Due volte a cena – riferisce sempre la donna – venne, invitato da Calderon, anche Leo”, ovvero Leandro Bennato, boss di Casalotti, assolto dall’accusa di essere tra i mandanti dell’omicidio di Diabolik. Le indagini sui committenti dell’agguato al leader degli Irriducibili sono state comunque riaperte. Una deposizione a tratti colorita, ma lucida, quella della madre della Bussone. È lei a confermare, ancora una volta, una circostanza che per accusa e parti civili è fondamentale. Nemmeno un mese dopo l’omicidio del Diablo, avvenuto il 7 agosto del 2019, Calderon avrebbe fatto vedere all’ex suocera uno zaino pieno di soldi. 
Mazzette con banconote da 50 euro, che l’argentino avrebbe poi nascosto nel battiscopa della cameretta della figlia. “Sulla provenienza di quel denaro – precisa la teste – non feci domande”. “Avevo paura”, dice nell’aula bunker di Rebibbia la donna.

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